Giorgio Paglione apre la sua “Piccola impresa di comunità”
«Sono un figlio dell’Appennino e venderò cara la pelle». Potrebbe essere la dichiarazione, fiera e clandestina, di un brigante armato rintanato tra i boschi dell’alto Molise per sfuggire ai lacci, anche culturali, dell’autorità costituita. Invece è una vera e propria dichiarazione di guerra contro lo spopolamento e l’abbandono delle aree interne. E in realtà è anche molto di più, perché[Leggi di più…]






























