Ci siamo, e potrebbe essere anche un gioco di parole. Poiché la lista originale che aveva condotto il sindaco Giuseppe Puchetti all’affermazione elettorale nel 2018 si chiamava proprio “Siamo Larino”. Dalle 8 di oggi e sino alle 12 di domani sarà possibile presentare le compagini che competeranno alle elezioni amministrative in programma il 14 e 15 maggio. Il rebus, fino alle ultime ore, è sempre quello da sciogliere: due o tre liste si daranno battaglia alle urne. La crasi tra componente del Germoglio e l’asse Pd-M5S con Larino Viva non ha generato lo sposalizio atteso e ora si ventila un diverso riposizionamento dei probabili candidati. Ormai le trattative, più volte avviate e interrotte, hanno le ore contate e staremo a vedere. Di certo, a trainare l’ipotesi di una terza lista è la componente di Larinascita, che torna alla ribalta dopo 5 anni. Nel caso ci fosse la tripartizione il Germoglio candiderebbe Vito Di Maria, capogruppo uscente e già sfidante di Puchetti 5 anni fa. Il commercialista larinese starebbe cercando di assemblare una rosa di candidati con esponenti della società civile, del suo gruppo e dei due partiti maggiori. Nella lista di Puchetti sono entrate, nelle ultime ore, due giovani larinesi che per la prima volta hanno scelto di accettare la candidatura per portare, come dire, novità generazionali all’interno del gruppo collaudato di ’Siamo Larino’. Nella lista del ’Germoglio’, anche se il nome potrebbe cambiare proprio in vista di un possibile accordo con le altre forze politiche (stasera ma anche nei giorni scorsi vari esponenti politici regionali sono stati visti a Larino) oltre a Michele Della Loggia, a Leonardo Lafratta, a Teresa Franco e Salvatore Faiella ci sarebbe la candidatura di Silvia Rea espressione del centro storico.

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