Il consigliere regionale Michele Petraroia ha invitato le istituzioni a sostenere i progetti di ricerca; in primis il progetto Moli-sani, che promuovendo la ‘dieta mediterranea’ potrebbe rilanciare il sistema imprenditoriale molisano.

“Immersi nel buio di una realtà angosciante e smarriti nella paura del domani” – ha affermato Petraroia – dobbiamo accendere i riflettori sulle buone pratiche, sui poli di successo, sulle eccellenze di cui disponiamo per recuperare fiducia nei nostri mezzi, orgoglio e volontà di superare una crisi terrificante”.

“Nella nostra regione – ha continuato – c’è uno dei poli di eccellenza nella ricerca scientifica e nell’innovazione a livello mondiale. Trattasi di un progetto sostenuto da 30 giovani ricercatori, in gran parte della nostra terra, che operano presso l’ex-Centro di Alta Specializzazione dell’Università Cattolica di Campobasso e che da anni sono impegnati a costruire una banca dati medica, su un campione di 25 mila pazienti, che punta a valorizzare prioritariamente le qualità terapeutiche della ‘‘‘‘dieta mediterranea’. La Banca Dati del Progetto Moli-sani è considerata tra le più attendibili del mondo e vede interscambi e collaborazioni con l’Università di Maastricht, l’Università di Stoccolma e decine di Atenei o laboratori di ricerca avanzata sparsi tra gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, l’Australia, la Francia, la Germania e tanti altri paesi.

“Si tratta di un’attività innovativa assolutamente strategica per la nostra regione” – ha spiegato Petraroia. “Con un simile numero di persone costantemente monitorate in un territorio così piccolo, c’è una forte attendibilità dei dati medici, epidemiologici, diagnostici e delle principali cause scatenanti delle patologie. Inoltre, i benefici di un’alimentazione salutistica basata sulla dieta mediterranea potrebbe promuovere il sistema imprenditoriale molisano e meridionale, che ruota sulle filiere di pasta, pane, olio, pomodoro, latte e vino”.

“Dunque – ha concluso il consigliere regionale – sollecito una maggiore attenzione istituzionale a sostegno di queste attività. Invito l’Assessorato alla Ricerca e all’Innovazione, a verificare di concerto con la FINMOLISE le modalità tecniche che permetterebbero di sbloccare con immediatezza 3,5 milioni di euro già disponibili per progetti di studio e fermi per cavilli burocratici, al fine di potenziare il gruppo dei 30 ricercatori e agevolare l’occupazione in comparti di eccellenza e innovazione. Abbiamo il dovere di valorizzare un simile esperienza, perché è bella, è utile e perché è del Molise”.

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