Arriva anche dal Molise un sostegno ai dieci parlamentari del Pd – i senatori Corsini, Dirindin, Manconi, Micheloni, Mucchetti, Ricchiuti e Tocci ed i deputati Bossa, Capodicasa e Monaco – che hanno firmato un documento in cui, in sei punti, prendono le distanze dalla riforma costituzionale targata Renzi e Boschi.

In particolare, sotto accusa tra gli altri punti, ci sono “il deficit di autorevolezza del Parlamento viziato dal Porcellum, il metodo, tutto in capo al governo, su materia genuinamente parlamentare, che ha concorso a un varo della riforma a stretta e ondivaga maggioranza; i mancati obiettivi di semplificazione e di efficienza del sistema istituzionale; la nascita di un bicameralismo confuso, un procedimento legislativo farraginoso ed un Senato nel quale si dà una contraddizione tra la sua composizione e le sue alte competenze”.

A loro guarda il consigliere regionale Michele Petraroia che, in qualità di vicepresidente regionale dell’Anpi, plaude ad un’iniziativa ‘che rompe lo schema sterile dello scambio tra legge elettorale e Carta Costituzionale e restituisce alla questione il giusto rilievo di merito”.

Del resto – spiega Petraroia – “la Costituzione merita rispetto e va attuata senza accanirsi nella deformazione di 47 articoli su 138”.

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