Quasi dieci milioni di euro per il piano di riorganizzazione ospedaliera che il Molise, come le altre Regioni, ha 30 giorni di tempo per inviate al ministero della Salute. A sua volta, la struttura di Lungotevere Ripa avrà un mese a disposizione per approvarlo.
Lo storno delle risorse invece sarà a cura del commissario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri.
Dai nuovi posti per le terapie intensive e sub intensive al potenziamento delle aree mediche fino all’emergenza territoriale, alla riorganizzazione dei Pronto soccorso e al personale: i dettagli sono contenuti nella circolare del 29 maggio. Il documento contiene le linee di indirizzo per la stesura dei piani di riorganizzazione previsti dal decreto Rilancio che ha stanziato complessivamente 1,4 miliardi per potenziare i reparti di terapia intensiva (+3.500 posti) e sub intensiva (+4.225 posti) e 431 milioni per incentivi al personale e nuove assunzioni.
Con la circolare, il Ministero ha voluto fornire «indicazioni operative volte a rendere più omogenea la redazione del piano di riorganizzazione e la successiva valutazione».
Innanzitutto, per rafforzare la risposta ospedaliera alle emergenze epidemiche come quella da Covid-19, le Regioni devono garantire l’incremento di attività in regime di ricovero in Terapia intensiva e in aree di assistenza ad alta intensità di cure. In Molise, i posti letto da attivare sono 14 (complessivamente dovranno essere 44): sia in terapie intensive strutturate sia da attivare, ad esempio in padiglioni che comprendano anche posti letto di semi intensiva e malattie infettive, che implicano quindi interventi strutturali e dotazione strumentale. L’implementazione deve avvenire con moduli di minimo sei posti letto.
L’aumento di posti di terapia intensiva, indicano dal Ministero, deve avvenire comunque «in ospedali che dispongano di posti letto di terapia intensiva e attività chirurgica, al fine di poter garantire presenza di personale già formato. Si ritiene che gli interventi per la dotazione di posti letto aggiuntivi di terapia intensiva debbano essere individuati in un numero limitato di ospedali».
Quanto all’area semi intensiva, le Regioni devono programmarne la disponibilità con «relativa dotazione impiantistica idonea a supportare le apparecchiature di ausilio alla ventilazione, mediante adeguamento e ristrutturazione di unità di area medica per acuzie, prevedendo che tali postazioni siano fruibili, nel rispetto della separazione dei percorsi, sia in regime ordinario, sia in regime di trattamento infettivologico ad alta intensità di cure con assistenza non invasiva anche delle complicanze respiratorie». Se l’epidemia dovesse richiedere nuovi ricoveri, deve essere possibile l’immediata conversione delle postazioni con la strumentazione di ventilazione invasiva nel 50% dei casi e il restante 50% dei posti devono essere dotati di ventilatori non invasivi. In Molise i posti da convertire sono 21. Per l’aumento della terapia intensiva, a disposizione del Molise ci saranno 2.4 milioni. Per la conversione in semi intensiva, circa 3 milioni.
Inoltre, una quota parte di posti di area medica, di acuzie e post acuzie, devono essere resi disponibili (vale anche per i posti di pediatria) per la gestione dei pazienti Covid-19, nel rispetto della separazione dei percorsi sia ordinari, sia in regime di trattamento infettivologico per assistenza comprendente le diverse metodiche non invasive di somministrazione di ossigeno.
Una parte di questi posti, suggerisce il Ministero, va utilizzata per la riabilitazione di chi esce dalle aree critiche.
Poiché durante le fasi acute dell’emergenza, i Pronto soccorso hanno subito «un importante afflusso di accessi, non adeguatamente differenziati», ora vanno ristrutturati con l’obiettivo di separare i percorsi e creare aree di permanenza dei pazienti in attesa di diagnosi. Tra le misure indicate da Roma, anche una diagnostica radiologica dedicata. Per questo capitolo, al Molise toccano quasi 1.5 milioni.
Infine, il Ministero evidenzia che è necessario implementare i mezzi dedicati o dedicabili ai trasferimenti secondari tra strutture Covid-19, alle dimissioni protette, ai trasporti interospedalieri no Covid-19». Per rafforzare i mezzi del 118, al Molise arriveranno 75.449 euro.
Per l’operatività, poi, dei mezzi di trasporto, le Regioni potranno assumere personale dipendente medico, infermieristico e operatore tecnico, con decorrenza 15 maggio 2020.
Per questi ultimi interventi e per sostenere una serie di misure a sostegno della spesa per il personale sanitario sono stanziati 430.975.000 euro per il 2020. Al Molise sono destinati 975mila euro per incentivi al personale e 1.2 milioni per ulteriori assunzioni. In totale, quindi, oltre 9 milioni di euro: 9.182.310 euro.

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