Che la nota del commissario della sanità Angelo Giustini potesse avere immediate ripercussioni era prevedibile. Riassumendo i verbali del Nas, relativi ad accessi del nucleo dell’Arma dal 20 ottobre in poi, Giustini in riscontro alle richieste del sindaco Gravina ha segnalato criticità relative soprattutto al Cardarelli (poco personale anche nel laboratorio con ripercussioni sui tempi di diagnosi del Covid, campanelli che non funzionavano come dovevano nel reparto di malattie infettive, inidoneità della separazione dei percorsi in alcuni punti di più strutture, fra le altre cose).
Aprendo i lavori del Tavolo Covid del Consiglio regionale è stato il presidente Donato Toma, cui Giustini ha inviato la comunicazione per conoscenza, a precisare che saranno posti in essere gli opportuni approfondimenti. Toma, stando a quanto è trapelato a margine della riunione, si è mostrato scettico su alcune segnalazioni riferite da Giustini.
È stato poi il dg dell’Asrem Oreste Florenzano ad accendere la miccia, sempre pronta in verità, della guerra con il commissario della sanità. La nota istituzionale di Palazzo D’Aimmo attesta che il manager ha riferito che «dagli stessi rapporti in possesso dell’azienda non emerge alcuna censura sui percorsi Covid e ordinari nel Cardarelli di Campobasso, anzi sono evidenziati gli articolati protocolli da seguire per il trasferimento dei pazienti». Sempre Florenzano ha dichiarato che «eventuali rallentamenti nell’esecuzione di tamponi molecolari non frenano la cura per il Covid che può e deve essere attivata – a prescindere dai dati dei test – alla comparsa dei primi sintomi, non essendo disponibile alcuna cura eziologica che riguardi le cause». Inoltre, che «è assolutamente probabile, e l’azienda sta collaborando per questo con il commissario, l’attivazione di una proroga dei contratti in essere del personale sanitario assunto con partita Iva nelle diverse strutture».
Sia la capogruppo del Pd Micaela Fanelli sia il collega dei 5 Stelle Andrea Greco hanno anticipato la richiesta di accesso agli atti per leggere, a questo punto e vista le divergenti ricostruzioni delle autorità sanitarie, i verbali del Nas.
Greco ha fatto di più: ha abbandonato i lavori del Tavolo, «dopo aver dato fondo a quel po’ di pazienza che mi rimaneva». Nel suo mirino, Toma e Florenzano. Con cui si è scontrato sulla necessità di ampliare la rete dei laboratori per processare i tamponi, fra le altre cose, ricordando di averlo proposto. «Poi c’è il “teatro”: il Direttore generale Asrem, Oreste Florenzano, ha smentito quanto dichiarato dal generale Giustini. Mentre interveniva al Tavolo Covid teneva il telefono accanto all’orecchio rassicurandoci: era in linea, niente di meno, con i Nas. Che avrebbero, a detta sua, smentito a loro volta Giustini. Colpo di scena! Immancabile poi il tormentone dello scaricabarile: anche la rete dei laboratori spettava, secondo Toma, al commissario».
Per questo ha abbandonato i lavori e chiesto di avere i verbali del Nas: «Sono quasi certo di vedere scritte, nero su bianco, le tante carenze nella gestione dell’emergenza che hanno portato il Molise a dei numeri imbarazzanti, se consideriamo il naturale distanziamento sociale».

Un Commento

  1. Stefano Stefanini scrive:

    In apertura dell’articolo si legge che il commissario Giustini ha riassunto i verbali del Nas mentre il direttore Florenzano sostiene che non siano veri.- Uno dei due mente. E’ cosi difficile accertare la verità e buttare fuori a calci nel sedere chi, speculando sulle disgrazie del Covid, non ha detto la verità ?.-
    I molisani dovrebbero essere indignati.-

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