Sono state le amministrazioni di Campobasso e Termoli quelle che più di tutte hanno fatto sentire la loro voce. Nell’incontro che si è tenuto ieri sul dimensionamento scolastico il piano presentato dalla Provincia di Campobasso “è stato modificato in corso d’opera – spiega Sergio Sorella della Cgil – e durante la discussione si sono registrati molti interventi critici, con in testa Campobasso e Termoli, ma non sono mancate le proteste giunte dai piccoli comuni delle aree interne. Nonostante ciò si è fatto votare un prospetto, rimaneggiato in più parti, che presenta numerosi punti critici e situazioni ingestibili.
Alle rimostranze – continua Sorella – si è voluta privilegiare una impostazione prevalentemente legata alla difesa dello status quo, riconfermando gli equilibri politici raggiunti, senza porre attenzione alla qualità dell’offerta formativa territoriale. Degli 84 comuni della Provincia aventi diritto a pronunciarsi, alla fine erano presenti solo in 15, dei quali 11 hanno accettato il piano della Provincia, 3 hanno votato contro ed 1 si è astenuto. E con questi risultati non possiamo certo dire che si tratta di un piano 

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