Lavoratori “in missione” nelle aziende assunti attraverso le agenzie di somministrazione, meglio conosciute come agenzie interinali. Ma anche collaboratori, precari e autonomi. È questo il bacino di utenza a cui si rivolge la Uiltemp Molise, il sindacato guidato dal segretario regionale Marco Amicone la cui mission è quella di tutelare e sostenere i lavoratori appartenenti ad una categoria spesso ‘invisibile’ che rappresenta però un’ampia fetta del mercato locale e nazionale e che ha subìto, forse più delle altre, le conseguenze dell’emergenza Covid.
Segretario, per la Uiltemp che tipo di impatto ha avuto la pandemia sul mondo del precariato e dei lavoratori somministrati?
«La Uiltemp si occupa di una categoria già di per sé ‘fragile’ e di conseguenza ha registrato flessioni importanti anche nel mercato del lavoro regionale con la perdita di migliaia di posti di lavoro nell’ultimo biennio. Avendo a che fare con lavoratori somministrati, a cui i contratti in scadenza spesso non vengono rinnovati, o con collaboratori lasciati a casa proprio perché la crisi non ha permesso alle aziende di programmare assunzioni e stabilizzazioni, anche la nostra regione si è ritrovata sommersa di persone che hanno perso il posto di lavoro.
Il nostro principale obiettivo, da sempre e in un periodo così delicato, è quello di informare i somministrati delle prestazioni previste dal contratto collettivo, sia dal punto di vista della tutela sanitaria, sia per quanto riguarda le misure di welfare che sono, appunto, annoverate nel contratto stesso e che riguardano diversi aspetti, ognuno dei quali punta a sostenerli sia durante il periodo lavorativo sia nei periodi di stop delle missioni all’interno delle aziende.
Anche in Molise, a tal proposito, esiste uno sportello che eroga una serie di prestazioni riguardanti: misure a sostegno della maternità, corresponsione di una indennità integrativa in caso di infortunio; tutela sanitaria, accesso al credito dei lavoratori in somministrazione attraverso uno specifico Fondo di garanzia, interventi aggiuntivi sulla previdenza integrativa, misure a sostegno della mobilità territoriale, sostegno alla non autosufficienza, buono libri e materiale didattico studenti lavoratori, contributo trasporto extra-urbano, contributo adozione o affidamento, contributo asilo nido lavoratori padri, buono didattico figli dei lavoratori, integrazione contributo Inps maternità obbligatoria e contributo retta universitaria».
Spesso, però, capita che i lavoratori di questa categoria non siano a conoscenza del tipo di prestazioni a cui hanno la possibilità e il diritto di accedere.
«Esatto. Godono infatti di una serie di diritti contrattuali che non hanno nulla da invidiare ad altri contratti collettivi che, però, purtroppo, non sempre riescono a conoscere proprio per la connotazione dei contratti stessi essendo questi di breve durata ».
Oltre ad Ebitemp, che eroga le prestazioni di welfare, esiste anche Formatemp, ente bilaterale che si occupa di sostegno al reddito e di tutte le attività formative rivolte ai lavoratori in somministrazione. Di che si tratta?
«Formatemp è un ente che mette a disposizione ingenti risorse destinate alle attività formative sia prima della missione dei lavoratori nelle aziende, sia “on the job”, sia in alcuni casi nelle fasi di non lavoro. Riteniamo si tratti di un ente strategico anche per il futuro visto il forte disallineamento che riscontriamo tra domanda e offerta di lavoro e che in Molise è particolarmente alto, con percentuali che arrivano a sfiorare quasi il 50%. Qui, infatti, le aziende in alcuni casi non riescono a reperire materiale umano, ad esempio gli operai specializzati, e sono costrette o a rivolgersi all’esterno o, addirittura, a non intraprendere delle sacche produttive in mancanza di personale. Il paradosso è che molti giovani vanno via dal Molise proprio alla ricerca di lavoro quando un percorso di riqualificazione su alcuni settori potrebbe essere utile a dare aiuto a quelle poche aziende che continuano a resistere nonostante la crisi e che oggi sembrano riprendersi».
Come per le altre categorie della Uil, anche la Uiltemp oggi traccia il bilancio di quattro anni di battaglie in difesa dei lavoratori. Quali le vertenze più significative durante questo percorso?
«Oltre a dare assistenza a somministrati, collaboratori e lavoratori autonomi, la Uiltemp Molise ha seguito e sta seguendo vertenze che sono presenti in tutta Italia come quella dei dipendenti assunti in somministrazione presso le Questure e le Prefetture che si occupano di migranti e richiedenti asilo, professionisti a cui è stato rinnovato il contratto fino al 31 dicembre e che ci auguriamo continuino a dare sostegno a questi uffici. Visto il clima internazionale che respiriamo sarebbe utile conservare un presidio anche in Molise.
Stiamo seguendo inoltre, con molta preoccupazione, l’evolversi della vertenza dei somministrati da Adecco in Poste italiane a cui non è stato rinnovato il contratto lo scorso 31 dicembre. Abbiamo un tavolo aperto al ministero dello Sviluppo economico. Per questi lavoratori, che hanno scelto anche di demansionarsi pur di continuare a lavorare, stiamo cercando delle soluzioni che possano spaziare in numerosi contesti purché si ritrovi per loro una collocazione.
Infine la vertenza sui navigator, balzata agli onori delle cronache nazionali. Il sindacato, anche grazie allo sforzo del segretario Bombardieri, della confederazione e della nostra segreteria nazionale, è riuscito ad invertire la tendenza che era pretestuosa e legata a retaggi politici. Pian piano si è compresa la validità di questi professionisti che hanno vinto una selezione pubblica e non sono stati nominati dalla politica, come qualche sprovveduto ha provato a far capire. Il loro apporto è stato fondamentale anche durante la pandemia. In Molise, ad esempio, hanno intercettato e riattivato migliaia di percettori di reddito di cittadinanza. Il loro compito non era quello di trovare lavoro, come banalmente si prova ad affermare, ma riprendere i contatti con quelle fasce particolarmente deboli della popolazione per poi riportarle all’interno degli uffici pubblici e del sistema delle politiche attive. Ovviamente le problematiche annesse alla parte occupazionale sono innegabili, ma banalizzare il tutto è veramente disonesto nei confronti di chi ha vinto un concorso con modalità che oggi sono utilizzate anche per i concorsi a tempo indeterminato. Anche per loro attualmente stiamo attendendo una ricontrattualizzazione e resta da capire come si vorrà organizzare il ministero del Lavoro nei loro confronti. Siamo in attesa di una interlocuzione anche con la Regione, più volte sollecitata ma senza alcun riscontro».
Il ministero del Lavoro ha recentemente predisposto un programma nazionale denominato “gol”, garanzia di occupabilità dei lavoratori, rivolto ai percettori di ammortizzatori sociali e misure assistenziali per miliardi di euro. Quante sono le risorse destinate al Molise?
«In Molise le risorse stanziate dal primo riparto sono 4milioni e 800mila euro e il potenziale di beneficiari è di circa 3mila persone. Visto che nei Centri per l’impiego ancora non si concludono i concorsi, ci piacerebbe capire chi dovrà metter mano a questo programma fondamentale, soprattutto in una regione come il Molise, nelle attività che riguardano tutti i beneficiari nella riqualificazione, nel loro perfezionamento curriculare, nell’avvicinamento a delle professioni consone e, dove possibile, l’intervento di formazione specifica. Noi, ad oggi, non sappiamo ancora come sarà declinato. Ricordiamo che si tratta di risorse che vanno spese e rendicontate entro dicembre altrimenti andranno perse».
Quest’anno c’è il rinnovo contrattuale della somministrazione.
«Sì. Presto anche in Molise daremo via ad assemblee in cui discuteremo con i lavoratori in somministrazione della piattaforma che la Uiltemp, insieme ai colleghi di Nidil Cgil e Felsa Cisl, intende realizzare sui luoghi di lavoro per conoscere il punto di vista di lavoratori e lavoratrici in modo da individuare anche idee e suggerimenti da apportare al testo che sarà proposto alle due associazioni datoriali che appartengono alla dimensione della somministrazione. Il percorso sarà sicuramente lungo e impegnativo ma siamo fiduciosi che i sindacati, come sempre accade ad ogni rinnovo, riusciranno a portare a casa risultati importanti in termini di prestazioni, assistenza e diritti aggiuntivi».
Serena Lastoria

Amicone e la segretaria generale della Uiltemp

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