Un investimento da 70 milioni di euro per l’acquisto di 280 nuovi autobus, quelli con cui le ditte convenzionate svolgono per conto della Regione Molise il servizio di trasporto pubblico.
Ieri la consegna dei primi quattro pullman. Altri 28, attualmente in fase di collaudo, saranno affidati alle società nei prossimi giorni. Entro il 2022 saranno 140 i bus nuovi in servizio. Altri 140 entro la fine del 2023.
Due gli obiettivi che la Regione ha inteso raggiungere con l’investimento: più confort per gli utenti e maggiore sostenibilità per l’ambiente. Alimentati a gasolio e a metano, i mezzi rientrano nell’ultima classe di emissione disponibile. La lunghezza varia dai 7 ai 14 metri, 11 e 12 metri quella prevalente; i mezzi sono prodotti dalla Iveco, modello Crossway low entry line 12,05, a pianale parzialmente ribassato.
Alla cerimonia di consegna che si è tenuta ieri mattina presso il terminal bus di Campobasso hanno partecipato il presidente Toma e l’assessore ai Trasporti Pallante
Quelli consegnati ieri – informano da Palazzo Vitale – «sono i primi mezzi destinati al rinnovo del parco rotabile del trasporto pubblico locale della Regione Molise. Due sono le ragioni sottese all’operazione: la prima sta nell’esigenza di ammodernare il parco rotabile adibito al servizio di trasporto pubblico locale, divenuto ormai vetusto, con mezzi dotati degli equipaggiamenti minimi obbligatori per la fruibilità da parte delle persone a mobilità ridotta, nonché delle più moderne tecnologie disponibili per la rilevazione dei passeggeri, geolocalizzazione della vettura, validazione elettronica dei titoli di viaggio e connessione alla rete internet; la seconda ragione è di carattere ecologico, nel senso che si è inteso perseguire il raggiungimento degli standard europei attraverso la sostituzione degli autobus a maggiore impatto ambientale con quelli di più recente classe di emissione di gas di scarico».
Gli autobus oggetto delle procedure di assegnazione – si apprende – sono di proprietà della Regione Molise, con vincolo di destinazione ai servizi di trasporto pubblico locale, così come individuati dai contratti di servizio sottoscritti tra le aziende e l’amministrazione regionale. I mezzi vengono assegnati alle aziende esercenti il Tpl con la formula del diritto di usufrutto oneroso, per una durata massima di 10 anni, e comunque, non oltre la scadenza del rapporto di servizio.

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