162 milioni di euro per completare la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del 2002. E ancora: bilanci e controlli efficaci, lavori, contabilità e pagamenti in ordine.

Il governatore Paolo Frattura traccia un resoconto di quanto fatto fino a ora. “Non c’erano bilanci, non c’era il collegio dei revisori – ha detto stamane a Campobasso a Palazzo Vitale nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare portata e dettagli della stipula dell’accordo di programma quadro da 162 milioni di euro – e, soprattutto, c’erano 45 milioni di debiti, ridotti a 17, che entro fine anno contiamo di azzerare. Abbiamo trovato una situazione debitoria disastrosa, l’abbiamo rimessa in piedi e siamo vicini al riallineamento della situazione debitoria nei confronti delle imprese”.

Poi è entrato nei particolari dell’Apq finale, quello conclusivo e più importante. “Con questo accordo – ha spiegato – compiamo un sostanziale passo verso il completamento della ricostruzione.
L’accordo è stato sottoscritto a Roma e prevede 524 interventi per immobili privati per un importo totale di 162 milioni e mezzo di euro.

Con lui il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile Sandra Scarlatelli che con orgoglio ha sostenuto che “l’obiettivo è stato raggiunto lavorando anche di notte” e il consigliere delegato Salvatore Ciocca.

Al secondo piano di Palazzo Vitale c’erano anche dirigenti e funzionari che hanno lavorato alacremente per raggiungere l’importante traguardo.

“Quando ci siamo insediati – ha proseguito il governatore – la ricostruzione era ferma al 34% con oltre 1000 persone nei villaggi o comunque in abitazioni non di proprietà. Il nostro pensiero in questo momento va proprio a loro: l’impegno è quello di ridare una casa a tutti e di terminare la ricostruzione entro il 2018”.

Non ha risparmiato frecciatine alla vecchia gestione. Frattura, infatti, ha affermato che “sono in corso verifiche per fare chiarezza su due situazioni: la prima riguarda due milioni di euro di fatture che non hanno impegni di spesa; la seconda di circa 10 milioni è relativa a fondi di cui si sono perse le tracce tra il passaggio dalla struttura commissariale all’agenzia”.

Trovate le risorse “finalmente definite e reali”, ha proseguito Frattura, toccherà alle amministrazioni fare la loro parte. “Dovranno attivarsi – ha detto il consigliere delegato alla ricostruzione Salvatore Ciocca – in tempo utile per far iniziare i lavori e non rimandare indietro i finanziamenti”.

Ciocca ha inoltre affermato che verranno verificate “anche tutte quelle emergenze che sono rimaste fuori dalle risorse attualmente a disposizione”.

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