Nominati a fine luglio dal presidente Toma e in linea col cambio della guardia che c’era stato a maggio a Palazzo Vitale, i quattro commissari delle Comunità montane del Molise resteranno in carica un altro anno: i loro incarichi infatti sono stati prorogati dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019.
Lo ha deciso la giunta regionale nella seduta del 27 dicembre. Carlo Perrella (commissario delle Matese e Fortore molisano), Giovancarmine Mancini (Cigno Valle Biferno, Trigno Medio Biferno e Trigno Monte Mauro), Pompilio Sciulli (del Volturno, Centro Pentria, Alto Molise e Sannio) e Domenico Marinelli (Molise centrale) hanno relazionato all’amministrazione regionale, dalla loro documentazione emerge la «necessità di garantire la prosecuzione delle attività in itinere attraverso la gestione commissariale». Di qui l’ulteriore necessità, di «prorogare, fino al 31.12.2019 incluso, la gestione liquidatoria delle soppresse Comunità Montane, nelle more della costituzione dell’Ufficio Stralcio finalizzato al completamento di tutte le attività amministrative, tecniche e contabili necessarie alla loro estinzione, che medio tempore, fino al predetto termine, continua ad essere assicurata in continuità da commissari liquidatori».
Una liquidazione lunghissima, quella dei dieci enti montani molisani. La norma che la dispone è del 2011. Tre le amministrazioni regionali che si sono susseguite, quindi (Iorio, Frattura e Toma).
Ai commissari è corrisposto un compenso omnicomprensivo di 2mila euro lordi al mese, che grava sui bilanci degli enti montani.

Un Commento

  1. Albino iacovone scrive:

    E’ semplicemente vergognoso….” nelle more della costituzione dell’ufficio stralcio” e guarda caso sono gli stessi commissari nominati a sostenere ” la necessita’ di garantire la gestione commissariale”….8 anni e non si riesce a completare l’estinzione di carrozzoni diventsti nel tempo inutili e costosi per la collettivita’!!

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