Si chiude il sipario sul grande spettacolo del fuoco andato in scena ieri lungo le strade del centro alto molisano e ottenendo un grande successo. È stata una giornata lunga ed intensa, il clima rigido che ha preso il sopravvento sui raggi di sole delle ore mattutine non ha di certo fermato i tanti visitatori giunti in alto Molise per assistere al più antico e grande rito del fuoco. Nelle ore centrali della giornata qualche sporadico fiocco di neve ha dato un tocco magico all’atmosfera tipicamente festiva creata dalle note di brani di Natale trasmessi in filodiffusione. L’organizzazione certosina dell’evento ha offerto un buon sistema di accoglienza: i turisti sono stati suddivisi per gruppi e dotati tutti di una propria guida.
La gestione dei flussi dei visitatori è stata ordinata, e non era certo una impresa da poco vista la consistenza di gruppi come il Cralt di Telecom Italia, circa 700 persone che hanno raggiunto Agnone ieri mattina insieme ad una troupe di giornalisti della rivista “Cralt Magazine” che nei prossimi giorni realizzerà un servizio video sulla ‘Ndocciata. Non sono certo passati inosservati lungo il corso principale i rappresentanti delle cinque contrade protagoniste della ‘Ndocciata che, con orgoglio, hanno sfoggiato la cappa, il tipico mantello indossato dagli ‘ndocciatori, prestandosi con piacere per fotografie e video, offrendo anche piccole esibizioni con canti e musica popolare e rievocazioni della famosa “serenata agnonese”. Nella centrale Piazza Unità d’Italia, l’area ristorazione con gli stand del Prodotto topico abruzzese e molisano è stata il principale punto di ritrovo prima e dopo la ‘Ndocciata, quando si è tenuta l’esibizione della street band Bastardband. Qui sono stati allestiti anche altri stand, tra cui il punto vendita del disco “Blu” dedicato a Giorgia Galasso, lanciato proprio in occasione della ‘Ndocciata e i cui proventi sono destinati alla ricerca sulla sclerosi multipla.
Vista l’ampia offerta di intrattenimento la mattinata è passata velocemente ed in un batter d’occhio è calata la sera quando, la toccante voce della cantante agnonese Nicole Massanisso, sulle note dell’Ave Maria di Schubert, da Piazza Giovanni Paolo II, ha aperto i cuori di tutti regalando emozioni uniche accresciute dai rintocchi del campanone della Chiesa di Sant’Antonio che ha segnato l’inizio della magia. Il clima gelido e la pioggia che ha cominciato a cadere nel pomeriggio, in un attimo sono spariti, lasciando spazio al tepore emanato dal passaggio delle grandi ‘Ndocce che, come ogni anno, grazie all’abilità dei portatori, hanno regalato immagini uniche delle girandole di fuoco che hanno letteralmente incantato gli spettatori. E poi le emozioni di chi è stato protagonista di quella ‘Ndocciata, di chi, con orgoglio tutto agnonese, ha portato in spalla le maestose ‘Ndocce sfilando lungo il percorso. Quelle strade così familiari, attraversate quotidianamente senza farci attenzione, in quel momento sembravano del tutto nuove, con una luce ed un’atmosfera magica, quelle strade affollate di gente e flash fotografici. È proprio lì che i tanti figuranti e ‘Ndocciatori, anche quest’anno, hanno fatto di Agnone lo scrigno di un tesoro di grande valore, antico e sempre nuovo come la ‘Ndocciata.

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