Nuovo colpo dei soliti sciacalli a persone indifese. Una pensionata 88enne è stata raggirata e truffata da una finta dottoressa dell’Istituto nazionale di previdenza. È accaduto a Bojano lunedì pomeriggio in via Biferno, nella zona storica della città. Per come si sono verificati i fatti, si ha la netta sensazione che ci sia in loco qualche basista che dà indicazioni ai lestofanti che provengono, probabilmente, da fuori regione. I fatti. Ad essere presa di mira A.P., invalida, vedova, una persona rispettosa e semplice, molto ben voluta nel quartiere dove risiede. Abita da sola, da quando ha problemi di deambulazione vive al piano terra del suo fabbricato, tra la cucina e una camera da letto posta di fronte, separata una scalinata che porta al piano superiore. Erano da poco passate le 16 e il figlio, che giornalmente l’assiste, dopo aver pranzato con lei era andato via. In quel momento, quindi, era sola in casa. Ad un certo punto ha sentito picchiare vicino al vetro della cucina e subito dopo al portone. A.P., nonostante sia claudicante, lentamente è riuscita a raggiungere l’ingresso e ad aprire il portone, sedendosi sulle scale. La truffatrice, presentandosi con modi gentili e garbati, ha raccontato all’ignara anziana che era una dottoressa dell’Inps e che doveva consegnarle un documento per verificare l’assistenza che riceveva a domicilio. La sconosciuta, avendo notato che la pensionata aveva problemi nel camminare, ha voluto con una certa insistenza, nonostante la debole opposizione dell’88enne, visitarle gli arti inferiori, accompagnandola verso la cucina e invitandola a sedersi su una sedia posta di spalle al portone lasciato socchiuso. La falsa dottoressa ha iniziato così a tastare le gambe della povera malcapitata che si è trovata ad essere succube di quella donna senza scrupoli. Nel frattempo, dal portone e senza farsi notare dalla padrona di casa, è entrata una seconda persona, un complice, la cui identità di genere, se fosse uomo oppure donna, non è stato possibile individuare da parte della derubata, essendo seduta di spalle all’ingresso. Mentre la falsa dipendente Inps, con la sua finta visita ortopedica intratteneva l’anziana, il complice ha avuto tutto il tempo di rovistare in camera e trovare in un angolo del cassetto del comò, i soldi che la pensionata custodiva in casa, poco più di un migliaio di euro. Non appena arraffata la somma, il malfattore ha fatto segno alla truffatrice di essersi impossessato della somma di denaro e quindi bisognava subito tagliare la corda. La falsa dottoressa, infatti, immediatamente ha interrotto la finta visita medica, allontanandosi senza dire una parola, lasciando il portone socchiuso. La derubata in un primo momento ha pensato che la sconosciuta fosse andata a prendere qualcosa in macchina per poi tornare da lei, invece, non si è più vista. Poco dopo è arrivato il figlio della pensionata, la quale ha raccontato dell’insolita e strana visita della dottoressa dell’Inps che, tra l’altro, non le aveva lasciato alcun documento. Il familiare subito si è recato in camera dove, purtroppo, ha potuto constatare quello che temeva: i soldi che la madre aveva riposto nel cassetto del comò era spariti. A questo punto non è rimasto altro che denunciare l’accaduto ai Carabinieri della Compagnia di Bojano che, immediatamente, si sono recati presso l’abitazione dell’anziana invalida. La donna, purtroppo, non è riuscita a dare una descrizione precisa della truffatrice a lei completamente sconosciuta. Sono in corso le indagini per cercare di identificare i delinquenti, anche se sarà un po’ difficile. Quello che le forze dell’ordine e le autorità raccomandano, soprattutto agli anziani, è diffidare degli sconosciuti, e che inoltre gli Enti socio-assistenziali (l’Inps o l’Inail) non hanno personale operativo che faccia telefonate o visite a domicilio a titolo di prevenzione, accertamento o per ragioni amministrative. La stessa cosa anche l’Asrem fatta eccezione delle visite specialistiche domiciliari richieste dal proprio medico di base, concordate con l’ufficio competente e preannunciate al paziente. Inoltre prima di fare dei controlli nelle abitazioni, le aziende di fornitura di servizi (gas, energia elettrica, telefono) provvedono ad avvisare l’utente indicando l’ora ed il giorno del sopralluogo, oltre ai motivi dell’intervento e le modalità con cui avverrà. I malviventi che si spacciano per falsi ispettori o impiegati generalmente si presentano alle abitazioni delle persone anziane con la scusa di dover verificare eventuali situazioni sanitarie o pensionistiche.
E.C.

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