Nessun allarmismo “la nostra volontà è accendere un faro sulla sicurezza della città e su questa escalation di furti e di microcriminalità che si sta registrando negli ultimi periodi a Campobasso. – spiega in conferenza stampa Michele Durante capogruppo di Costruire democrazia – Situazione che sta preoccupando moltissimo i cittadini che sentono sempre di più l’esigenza di sentirsi protetti anche perché i colpi messi a segno non sono più solo notturni, ma vengono perpetrati anche in pieno giorno, in periferia come in centro. Da qui l’invito al sindaco di formalizzare al prefetto la richiesta di una convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per proporre un tavolo di emergenza che si occupi di mettere in piedi un piano straordinario per il controllo del territorio per poi riferire al Consiglio comunale le iniziative intraprese”. Quello presentato ieri mattina a Palazzo San Giorgio è un documento bipartisan perché oltre a quelle di Costruire democrazia e Adriana Izzi porta le firme di Maurizio Tiberio, Marialaura Cancellario e Marilina Niro.
“I campobassani – continua Durante – hanno sempre più paura. Proprio l’altra sera c’è stato un allarme in una gioielleria del borgo vecchio: il titolare spaventato da due ‘strani clienti’ ha subito allertato il 113 che manco a dirlo si è dovuto fermare in piazza perché l’uscita su via Orefici era stata chiusa da fioriere di cemento, ma questa è un’altra storia. È chiaro però che l’Sos della popolazione deve avere delle risposte attraverso gli organi che sono deputati al controllo del territorio. Di notte a Campobasso c’è una sola Volante per l’intero territorio e il sindaco deve chiedere un vertice per fare il punto. C’è tanta paura in giro e se non si sono verificati atti di violenza sulle persone è solo per fortuna”.
“Ripartiamo dalla grande volontà – aggiunge Adriana Izzi – di interpretare le esigenze della gente. Sentito il gran bisogno di sicurezza come consiglieri abbiamo il dovere-diritto di chiedere con forza al sindaco che si faccia promotore di un massiccio intervento per far fronte ai casi criminosi degli ultimi tempi. Non vogliamo creare allarmismo – ripete – ma va anche detto che Campobasso è sì una piccola realtà, ma non è più un’isola felice. Credo che un tavolo per tirare le somme sulla sicurezza sia indispensabile, inoltre il consiglio monotematico che terremo prossimamente sul tema sarà l’occasione per mettere in fila tutte le problematiche che si registrano in città. In definitiva chiediamo solo una città più sicura senza dare l’idea del presidio. Sono sicura che un tavolo per l’emergenza non risolverà il problema, ma il rappresentante locale del Governo può chiedere interventi più concreti perché tra Stato centrale e periferie il rapporto deve essere reciproco, le periferie infatti non devono essere considerate solo serbatoi per i prelievi fiscali o bacini da cui attingere consensi”.

 

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.