Si fa un gran parlare di beni architettonici da proteggere e da valorizzare per promuovere Campobasso e perché no un nuovo senso si appartenenza alla città e una cultura del turismo pronta a valicare i confini regionali. Ma che cosa è stato fatto fino ad ora? Poco se non pochissimo. Una proposta per cambiare rotta arriva dal consigliere dell’Udc Michele Ambrosio che chiede di inserire nella programmazione dei lavori delle prossime sedute della commissione Patrimonio l’individuazione di aree Sic ossia siti di interesse comunale. “Alcune aree della città di Campobasso contraddistinte da peculiarità artistico, culturale, architettonico, urbanistico, turistico, istituzionale, religioso, o profili di sicurezza, di inquinamento acustico o ambientale, dovrebbero – spiega Ambrosio – essere dichiarate indisponibili ad ogni forma di utilizzazione ad eccezione di motivate e comprovate occasioni, eventi particolari o comunque di iniziative patrocinate dal Comune. È il caso, per citare solo alcune delle aree di pregio, di piazza V. Emanuele II, piazza B. Musenga, l’area antistante il castello Monforte, villetta Flora, l’area antistante il convitto Mario Pagano, piazza G. Pepe, piazzetta Palombo, piazza S. Francesco, piazza C. Battisti. Allo scopo di preservarle nelle loro emblematicità e caratterizzazioni è necessario predisporre un regolamento che le disciplini mediante apposite linee guida e prescrizioni, tali che i siti di interesse comunale (s.i.c.) siano sottratti a insediamenti fissi e mobili, occasionali, temporanei, stagionali e/o perenni, fatte salve preventive autorizzazioni a carattere di eccezionalità”.

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