Sono proseguiti anche ieri i sopralluoghi al capannone crollato sabato scorso tra via monsignor Bologna, via Gazzani e via Herculanea. La Procura ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità sull’accaduto. Sul posto, oltre al sindaco Battista, c’era anche il sostituto procuratore Vittorio Gallucci.
Il magistrato, insieme ai Vigili del fuoco, ha ispezionato l’intera area per constatare di persona i danni causati dal crollo. Gli uomini del 115 stanno cercando di raccogliere in queste ore elementi utili per risalire alle eventuali cause che hanno portato al collasso della copertura dell’edificio, sfiorando di fatto una vera e propria tragedia. Basti pensare che se il crollo fosse avvenuto nel periodo del Corpus Domini, quando l’area viene invasa dai cittadini, oggi probabilmente staremmo contando le vittime.
Già da stamane sul futuro del capannone ci potrebbero essere dei risvolti. L’immobile potrebbe infatti essere sottoposto a sequestro.
Ricordiamo che sul capannone era in corso un contenzioso giudiziaro.
La famiglia Di Biase, proprietaria dell’immobile, aveva chiesto di abbatterlo e ricostruirlo ma la decisione era stata ostacolata dalla Sovrintendenza che ha attribuito al sito il vincolo storico architettonico.
Dopo il no del Tar al ricorso dei proprietari il 7 febbraio si sarebbe dovuto esprimere il Consiglio di Stato.
«Ora bisogna capire come agire e mettere in sicurezza l’area – le parole di Battista – è uno snodo fondamentale della città che ora è tagliata a metà. Non possono passare né pedoni né auto. Mancheranno i parcheggi. Invito dunque tutti alla comprensione e soprattutto alla collaborazione. Ad esempio a ridurre d’utilizzo delle auto private. Speriamo di riuscire a risolvere la questione il prima possibile».
Intanto l’assessore alla Mobilità Francesco De Bernardo comunica che via Monsignor Bologna – nel tratto compreso tra via Trivisonno e via Gazzani – e l’area parcheggio ex Romagnoli e via Gazzani – dall’incrocio tra via Herculanea e viale Elena – sono interdetti al traffico veicolare.
Pertanto gli autobus urbani che prima percorrevano via Monsignor Bologna con fermata al Parco 25 Novembre saranno deviati su viale Manzoni per proseguire su via Scardocchia, fino alla rotonda del terminal autobus di via G. Vico, per poi proseguire su via Novelli e recuperare il percorso originario lungo via Herculanea. La fermata autobus che sostituirà quella di Parco 25 Novembre sarà quella di via Gazzani prospiciente la casa circondariale.
Per agevolare il traffico veicolare, sull’intero percorso sopraindicato, sarà presente personale della Polizia locale che darà le prime indicazioni sui percorsi alternativi per raggiungere i vari punti della città.
«Si invitano tutti coloro che dovessero entrare a Campobasso da Porta Napoli – scrive in una nota l’assessore – di utilizzare, quanto più possibile, percorsi alternativi lungo le uscite delle due tangenziali onde evitare ingorghi e ritardi.
Nel ringraziare la popolazione per la collaborazione e nello scusarci per eventuali disagi, si chiede agli automobilisti di anticipare, per quanto possibile, i propri soliti orari».

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