«Il Tribunale di Locri ha rigettato l’istanza di Mimmo Lucano e confermato il provvedimento che gli preclude di rientrare a Riace per riprendere il proprio lavoro con i migranti, i profughi ed i volontari che in questi anni si sono distinti per aver trasformato, un borgo abbandonato, in un luogo del cuore capace di trasformarsi in un modello finito sulle riviste delle principali testate internazionali.
Non sta a noi entrare nel merito dell’attività condotta dalla Magistratura in Calabria – il commento dell’Associazione Giuseppe Tedeschi – e non compete a noi registrare che in terre dominate dalla ‘Ndrangheta ciò che si addebita a Mimmo Lucano circa il matrimonio tra un italiano ed una cittadina straniera è oggettivamente meno allarmante dei traffici della mafia italiana più efferata e spietata.
Ciò nonostante il tema che si pone per chi si oppone alla disumanità di scelte che condannano profughi, migranti e rifugiati a non essere soccorsi, è la necessità di individuare un modello positivo di accoglienza umanitaria per rigenerare le aree interne, promuovere lo sviluppo locale e contrastare lo spopolamento di fasce sempre più ampie del Mezzogiorno.
La vera debolezza dell’universo solidale nazionale è l’assenza di un format dell’inclusione sociale e dell’integrazione nelle piccole comunità da perseguire attraverso una saggia alleanza tra ultimi e penultimi, così come si è prefissa l’Arcidiocesi di Benevento con la propria Caritas con il Progetto del Consorzio “Il Sale della Terra”.
Tutti coloro che intendono contrastare la deriva xenofoba, rancorosa e violenza degli estremismi cavalcati ad arte per mietere consensi sulla pelle degli sfruttati, hanno il dovere di misurarsi con maggiore concretezza su esperienze simili a quella perseguita dalla cooperativa Hayet in Molise, che unisce italiani e migranti in attività di produzioni agricole e artigianali che restituiscono valore a ciò che è abbandonato come la terra e le aziende artigianali.
In questa prospettiva, Campobasso può candidarsi ad essere la città umanitaria che accoglie, include ed integra chi arriva.
Il lavoro realizzato in tanti centri Sprar per minori stranieri non accompagnati, in centri d’emergenza e in iniziative di lavori socialmente utili oltre che in attività formative, è il presupposto per fare un passo avanti e porsi in controtendenza rispetto al resto d’Italia aprendo le porte a chi arriva considerandoli una ricchezza ed una straordinaria opportunità di crescita culturale, economica e sociale.
Con questo spirito abbiamo patrocinato la Festa dei Popoli, in programma lunedì 16 giungo nella Casa degli Angeli di via Monte San Gabriele, e con la stessa determinazione continueremo ad essere al fianco di Mimmo Lucano, a sostenere con passione l’estensione in Molise del progetto della rete dei piccoli comuni Welcome del Consorzio “Il Sale della Terra” della Caritas di Benevento, e a impegnarci accanto a chi, sul nostro territorio, sperimenta modelli di accoglienza ed integrazione come sta accadendo a Sant’Elia a Pianisi, Gambatesa, Jelsi, Monacilioni, Casacalenda, Castel del Giudice, Campobasso e tanti altri comuni».

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