Nuove criticità nel carcere di via Cavour. A rompere ancora una volta gli equilibri all’interno delle mura dell’istituto penitenziario cittadino, una furibonda lite tra detenuti. I protagonisti dell’ennesima rissa, avvenuta nella mattinata di ieri, sono due collaboratori di giustizia. I due, a causa delle ferite riportate, sono stati ricoverati all’ospedale Cardarelli. Non si conosce al momento il motivo che abbia scatenato il litigio. Sul caso è stata avviata un’indagine interna.
Nei giorni scorsi, invece, a finire in ospedale sono stati due agenti della polizia penitenziaria, aggrediti all’interno dell’infermeria mentre cercavano di sedare un’altra rissa tra detenuti.
Infine nei giorni scorsi, nell’ambito dei controlli interni, sono stati rinvenuti altri due micro cellulari, probabilmente introdotti in carcere da complici con l’ormai consolidata tecnica del ‘lancio’ del pacco oltre le mura dell’istituto. I telefonini sono stati sequestrati e anche qui è scattata un’indagine interna per far luce sulla vicenda.
Una situazione sempre più preoccupante, dunque, quella vissuta all’interno del carcere che prosegue ormai da tempo e che necessita, il prima possibile, di interventi mirati. A confermarlo anche il segretario generale del sindacato di Polizia penitenziaria, Aldo Di Giacomo, che commenta così gli ultimi avvenimenti: «È una guerra continua – spiega a Primo Piano – ciò che preoccupa non è solo quello che avviene all’interno, che è già grave, quanto più ciò che accade all’esterno, ossia chi rifornisce i detenuti di cellulari e per quali scopi illeciti vengono utilizzati.
Gli ultimi episodi, inoltre, sottolineano il completo disinteresse da parte di alcuni detenuti di compiere atti simili, visto che non si tratta di un reato, ossia non vanno incontro a pene severe, ma di illecito amministrativo. Se andassero incontro a provvedimenti più seri – conclude – ci penserebbero due volte prima di rifornirsi di cellulari e di utilizzarli in completa tranquillità».
SL

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