Sei voti favorevoli e tre contrari. La proposta di deliberazione per la realizzazione del tunnel di Termoli trova il parere positivo di terza e quarta commissione consiliari e, tempi tecnici permettendo, giungerà in consiglio comunale per l’eventuale ok definitivo prima delle elezioni regionali. Questo l’obiettivo dell’amministrazione Sbrocca. A nulla è valsa ieri mattina l’opera ostruzionistica dei consiglieri di opposizione Michele Marone, Antonio Di Brino, Nick Di Michele e Daniele Paradisi che hanno cercato in tutti i modi di far rallentare l’iter procedurale ponendo questioni tipo la Vas ed i costi di stampa per tutto il materiale a disposizione. Il voto, per approfondimenti, era già stato rinviato lunedì scorso, ma ieri il presidente di commissione Mario Orlando, dopo aver ascoltato le opposizioni, ha chiesto ai colleghi di pronunciarsi trovando quei numeri che consentono alla maggioranza consiliare di far giungere la proposta in assise civica. Sarà l’ultimo scalino di un cammino tutto in salita per il tunnel di Termoli. Un’opera che continua a dividere e far parlare di se. Non tanto per il tunnel, ma per i lavori che ne deriveranno e per le aree pubbliche che verranno cedute al privato per la realizzazione di residence vista mare ed altre strutture. Nick Di Michele ha chiesto anche di sapere del perché il numero dei parcheggi (382) assegnati alla gestione del privato siano diminuiti (368) restando però inalterato il piano economico finanziario. Ma anche perché il quadro economico complessivo prevedeva una spesa totale di 19 milioni e 996mila euro e poi il successivo di 19 milioni. Marone ha invece puntato l’accento sulla Vas, Verifica di Ammissibilità Strategica, che da normativa nazionale è recepita dalla regione Molise con una delibera di giunta regionale del 2009. Con lui Di Brino. In sostanza è stato chiesto del perché la commissione intendesse andare avanti senza dover procedere all’approvazione della variante da adottare.
Sia Marone che Di Brino avevano anche annunciato da subito il voto negativo alla proposta di realizzazione del tunnel. E neanche la successiva risposta del Rup Livio Mandrile li ha soddisfatti in quanto il responsabile unico del procedimento ha parlato dell’esclusione della Vas stabilita dal dirigente regionale. Nel suo intervento Di Brino aveva chiesto anche l’audizione della dottoressa Cinquantaquattro del Mibact oltre a quella del dottor Pillarella. Non si sarà però nessuna audizione in quanto la proposta di realizzazione del tunnel dopo l’approvazione passerà al Consiglio comunale.

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