Venafro ha reso onore a Paolo Verde, carabiniere 24enne originario di Aversa caduto in servizio il 22 maggio 1992 mentre era effettivo presso la Stazione cittadina. Al giovane militare, morto sulla statale 85 Venafrana (in località Triverno) mentre cercava di fermare una banda di criminali dedita al contrabbando, il Comune ha infatti dedicato il largo pubblico – area verde con fontana – all’ingresso della città, lo spazio tra corso Molise e via Colonia Giulia.
Una scelta non casuale, come spiegato dal sindaco Alfredo Ricci che con la sua amministrazione ha accolto l’istanza dell’Associazione nazionale Carabinieri di Venafro guidata dal maresciallo Di Napoli.
«Chiunque passerà per Venafro si chiederà chi era Paolo Verde e saprà che era un giovane con alto senso del dovere, attaccamento alla divisa, spirito di servizio. Quei valori che da 205 anni caratterizzano l’Arma dei Carabinieri».
Ricci ha definito Paolo Verde come un «carabiniere, giovane, venafrano d’adozione».
Presenti alla emozionante cerimonia ieri mattina tutte le più alte autorità civili, militari e religiose. Dal vescovo Camillo Cibotti al vicario del prefetto, fino al procuratore di Isernia Carlo Fucci. Nonché, tra gli altri, i sindaci di Aversa – paese d’origine di Paolo Verde -, Pozzilli – dove il ragazzo morì -, Conca Casale. Segno che il sacrificio del militare non è stato vano.
Alfredo Ricci ha parlato di «eroe civile». Il giovane carabiniere «a Venafro per lavoro seppe integrarsi e distinguersi per bontà. Tanto è vero che ancora oggi viene ricordato da tutti per il suo tratto umano oltre che professionale. Quello che vogliamo dare noi oggi è un messaggio di legalità, di servizio, di umanità per chi entra a Venafro. Paolo Verde era un servitore dello Stato».
Di Napoli invece ha voluto rivelare l’aneddoto da dove tutto è partito. Da quando cioè il padre di Paolo Verde si recava periodicamente in caserma per «salutare tutti e per rivivere i posti dove lavorava il figlio».
«Nicola Verde ha donato un figlio allo Stato, ai Carabinieri, a Venafro» – ha concluso il presidente dell’Anc Venafro, luogotenente Di Napoli, evidenziando come ancora oggi nella cittadella militare di via Maiella sia presente negli uffici una foto del militare stimato e benvoluto da tutti.
Estremamente toccante poi il momento in cui ha preso la parola Paola, sorella del militare caduto: «Quella di oggi è una giornata di festa, non di lutto. La morte è stata sconfitta. Grazie a Venafro. Mio fratello adesso ci starà sicuramente guardando e starà festeggiando. Vogliamoci bene».
Anche il generale Carlo Cerrina, comandante della Legione Abruzzo e Molise, ha voluto ringraziare la città, salutare i familiari di Paolo Verde e ricordare come l’Arma ha 228 stazioni nelle due regioni: «In 205 comuni – ha evidenziato – siamo l’unico presidio pubblico».
Altro momento emozionante è stato quindi quando ha preso la parola il maresciallo Zeoli, che quella notte era in servizio con Paolo Verde, e che è stato ritenuto un miracolato. Il suo semplice saluto e ricordo del militare caduto ha commosso i presenti.
A fare da sfondo alla cerimonia una grossa bandiera tricolore. A scoprire la targa di Largo Paolo Verde è stato un bambino: Nicola Verde, nipote del Carabiniere morto in quella tragica notte del maggio ‘92.
Una parata davvero speciale, con tanto di corollario della sfilata della Fanfara dell’Arma e dei reparti militari con partenza da via Maiella che hanno percorso piazza Salvo D’Acquisto (dove è stata deposta una corona al monumento di Salvo D’Acquisto) e corso Molise dove c’è stato l’alzabandiera e la cerimonia conclusiva con lo scoprimento della targa e l’intitolazione del largo a Paolo Verde.
L’iniziativa è stata inserita nel programma dei festeggiamenti dei santi martiri Nicandro, Marciano e Daria. Festeggiamenti iniziati ufficialmente l’altro ieri sera a mezzanotte dal convento e che oggi vivranno due momenti clou. Stamattina alle 11 il solenne pontificale presieduto dal vescovo della diocesi Isernia-Venafro e, quindi, per il lato ludico, alle 22 il concerto dei Nomadi nel piazzale della stazione.
Domani, infine, alle 20 la solenne processione per le vie di Venafro che richiama per le strade cittadine ogni anno migliaia e migliaia di persone.

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