Egregio Signor Prefetto,

dove sono finiti i poliziotti di quartiere? Che fine hanno fatto le proposte di installare semafori a chiamata pedonale? Via Cavour è divenuta un terno al lotto per chi vuole attraversare, e persino per chi vuol farlo seguendo le regole, ossia sulle strisce pedonali! L’altro giorno mia madre, vedendo che un giovane continuava la sua corsa indisturbato, gli ha intimato di fermarsi. Per tutta risposta, l’energumeno le ha risposto: “Stai zitta, tu!”. Sorvolo sulla maleducazione della persona, argomento che ci porterebbe troppo lontano, e mi soffermo invece sul modo tutto campobassano (se volete, tutto italiano) di intendere il concetto di “regola”: cosa sarà mai? L’immagine speculare del mio interesse personale o, al contrario, di quello comunitario? A questo tema si lega dunque anche quello relativo al concetto di “comunità”: sentiamo di appartenervi, e in quale misura? Riusciamo a capire che la città è un bene di tutti, e che da tutti deve essere salvaguardata e valorizzata?  I ridicoli e scoloriti dissuasori di velocità possono anche essere rimossi, tanto sono divenuti un optional. Studiatevi la  Legge n. 20 del 29 Luglio 2010 e capirete cosa significa “dissuasore di velocità”. Io vi dò un consiglio che vi allego: regolamentare al 100%, dissuade realmente, pena la seria compromissione di pneumatici e ammortizzatori. Non sarebbe affatto inopportuno, inoltre, installare i misuratori di velocità: uno strumento di taratura dell’idiozia dell’automobilista medio. Altro consiglio che mi sento di dare, questa volta al nostro Questore e non alla giunta comunale, è di impiegare una seppur piccola parte dei propri uomini nella regolamentazione del traffico. Lo so che sono pochi, e apprezzo molto gli sforzi da lui compiuti per far uscire in strada gente che altrimenti era relegata dietro le scrivanie, ma se già si potesse utilizzare una sola  risorsa umana nel controllo del traffico di via Cavour per colmare la latitanza dei vigili urbani, sarebbe di grande supporto per la risoluzione di un problema nei confronti del quale in molti fanno spallucce. Quando comincerò a vedere passi in questa direzione, allora potrò dire che il “sistema città” (per riprendere le parole del nostro sindaco) sta realmente cambiando.

Grazie per l’attenzione

Mara Iapoce

78 Commenti

  1. Arianna Di Biase scrive:

    Il tenore delle risposte di quegli sparuti denigratori delle osservazioni della sig.ra Mara dà l’esatta misura di quanto si sentano in difficoltà perché il loro distorto, perverso sistema di regole è stato messo in discussione.

  2. Massimo D'Alessandro scrive:

    Di recente è stata pubblicata una statistica secondo la quale in Molise sono aumentati gli incidenti stradali: a parte, come è stato detto più volte in questa sede, l’anarchia di Via Cavour, vorrei mostrarvi quanto accade puntualmente sulla Bifernina e sulla Trignina: morti e feriti sono all’ordine del giorno, per un fazzoletto di terra che si fa chiamare Molise. Questo significa qualcosa. Se poi si decide di non vedere, si rimanga pure nell’ignoranza, ma con l’ignoranza non si va lontano. Campobasso e il Molise escano dalla presunzione di stare al mondo con il proprio sistema di regole, e abbiano il coraggio di uscire dalla autoreferenzialità.

  3. Bellaciao Bunga scrive:

    Mi permetto di dire che “””chi di dovere “””, questo thread non lo legga e ne lo guardi, se mi chiedete perchè vi rispondo : ” ma perchè NULLA si è mosso “

  4. Bellaciao Bunga scrive:

    non so dove sia via cavour, ma se si scomodano 52 cittadini che protestano e tre volte tanti che non hanno il web – per lamentarsi, vuol dire che il fatto è importante e pericoloso….SINDACO PERCHE’ NON PROVVEDI ??????

    • Gennaro Di Giuseppe scrive:

      Ben detto! Purtroppo il sindaco Battista sta scendendo nei sondaggi, nei quali credo poco, ma che in questo caso danno il segno dell’inconcludenza dell’ennesima amministrazione. Campobasso è una boccia persa.

    • Massimo D'Alessandro scrive:

      Ma se non provvede a ripulire i graffiti che proliferano sul suo palazzo istituzionale, che pretese ha, Bellaciao? Il primo a non avere senso civico e quindi a percepire la reale gravità del problema è proprio il sindaco, assieme al suo entourage!

  5. Mariachiara Amodio scrive:

    Io credo che è inutile continuare a discutere, ed è necessario, anzi indispensabile cominciare ad agire. Agire per il rispetto delle regole e la vivibilità della città. I primi che devono farlo sono gli automobilisti, che devono tornare a scuola guida per riappropriarsi del senso di segnali orizzontali e verticali. A seguire, le istituzioni, con l’installazione di dissuasori efficaci ed eventuali semafori a chiamata pedonale, come è stato detto. Nell’attesa che le istituzioni decidano, il povero pedone deve farsi strada e, se necessario, andare in giro con un cartello che recita: “Piano, idiota” (per riprendere le parole di un articolo comparso un po’ di tempo fa su questo giornale).

    • Mariella Mastronardi scrive:

      Sottoscrivo dalla prima all’ultima parola, e aggiungo: famiglie, scuole ed istituzioni si interroghino seriamente per imprimere un deciso cambiamento di passo se si vuole una città più vivibile. Grazie per aver sollevato il problema.

    • Nicoletta Pasqualone scrive:

      Sono più che d’accordo.

  6. Angelo Miele scrive:

    Per un po’ ho fatto l’istruttore di scuola guida: inutile mettersi il prosciutto sugli occhi, ragazzi: l’inciviltà è all’ordine del giorno in via Cavour, tra istituzioni assenti e cittadini che si svegliano dal coma solo se vengono investiti. Questo non è un quadro cittadino: è una crosta!

  7. Achille Colapietra scrive:

    Si possono fare tutte le dissertazioni filosofiche, ma rimane un dato di fatto: a Campobasso regna l’inciviltà automobilistica e non solo, e come si è detto, occorre un bagno di Cambiamento Culturale. Poi, se c’è gente che ama sentirsi dire che c’è un sole che spacca le pietre quando piove e grandina, glielo si dica pure, così come quando si diceva sì ai dittatori in casi in cui un deciso no era l’unica risposta possibile.

  8. Mariapaola Marchitto scrive:

    Il 23 Maggio si commemora il vile eccidio del Giudice Giovanni Falcone, della sua scorta, della moglie Francesca Morvillo. Senza voler fare voli pindarici, chi ha incarnato egregiamente la legalità e il rispetto delle regole ci ispiri questi temi e sulla loro attuazione, anche nella nostra misera vita di tutti i giorni. Si pensi quindi a mettere regole certe e deterrenti all’inciviltà in via Cavour, e tutti vivranno meglio…

    • ti pareva che non esce fuori il solito commento stupido, ritira la lingua, e non strumentalizzare le cose che non conosci, sono d’accordo col sig.claudio, complimenti

      • Mariapaola Marchitto scrive:

        Enzo, lo stupido lo va a dire ai maleducati come lei. Capisco bene che a chi non rispetta le regole questi argomenti possano far venire l’orticaria, ma questa non è che la chiara prova di quanto la stragrande maggioranza dei lettori (siete solo due in minoranza) ha affermato in questa sede. Vada a farsi un bagno di cambiamento culturale, insieme a tutti gli automobilisti incivili che infestano via Cavour e non solo….

      • Teresa Marcantonio scrive:

        Chissà perché quando si deve offendere non ci si presenta mai con nome e cognome, ma tant’è: le sue affermazioni, Enzo, non fanno altro che rafforzare la volontà dei cittadini (per fortuna, la maggioranza, e lo può vedere già in questa sede) di lottare per un loro diritto sacrosanto: il RISPETTO DELLE REGOLE. Poi, se questo concetto le è sconosciuto, faccia un bel ripasso….

      • Ettore Camposarcuno scrive:

        Complimenti a cosa, mi scusi? Se lo lasci dire: che pena…

      • Donato Autieri scrive:

        Le cose che non conosci? Strumentalizzazione? Ma in quale mondo vive, Enzo? Innanzi tutto, la premessa della lettrice è stata chiarissima: “senza voler fare voli pindarici”, poi se lei delle metafore non conosce neppure lontanamente il significato, prenda uno Zingarelli.

      • Donato Paolone scrive:

        Egregi detrattori, è inutile che vi sforziate di portare acqua al mulino dell’anarchia cittadina, delle regole a proprio uso consumo, del mal di pancia nei confronti di sistemi preventivi e sanzionatori. Siete in netta minoranza, è evidente come il sole. Per dignità, tacete, perché i fatti vi danno torto da qualunque prospettiva si osservi la vicenda.

      • Giueseppe Manicardi scrive:

        Sì, complimenti, ma a chi si sta battendo per il rispetto delle REGOLE e della creazione di una città migliore, non certo a chi ne è allergico!

      • Angelo Miele scrive:

        Se vuole, le cito altre affermazioni di Giovanni Falcone circa il rispetto delle regole, che è quanto si vuole sottolineare in questa sede. Forse le è sfuggito…

        • Daniela esposito scrive:

          Salve a tutti, a mio avviso uscite troppo fuori dal tema, arrivate a criticare tutto e tutti, persino la punteggiatura, resto basita, personalmente, nel senso che io penso, che un segno di protesta lo si può dare alle prossime elezioni restando a casa, ma sappiamo tutti che andremo a votare qualcuno nella solita speranza ci cambi la vita, è un classico, per poi ritrovarci qui nei forum a porci domande per operati corretti mai svolti, ho letto con attenzione il significato che il signor claudio ha rimesso nei suoi discorsi, e voi con tutte queste critiche , anche sui punti interrogativi, ma dai! non avete fatto altro che avallarlo, ad ogni modo lui è uscito di casa ed avrà dedicato una giornata andando a fare domande presso li istituti, voi che criticate lo avete fatto? credo abbia dimostrato il corretto senso civico perchè al fine di avere un idea oggettiva pittosto che soggettiva, ha effettuato ricerche su dati concreti e non astratti, ed è questo che caratterizza le persone arroganti e presentuose dalle civili.

          • Gennaro Di Giuseppe scrive:

            Perché, lei, con tutte queste elucubrazioni, si sente civile piuttosto che arrogante? Faccia un bagno di umiltà e guardi alla realtà con buone lenti.

          • Diletta Benincasa scrive:

            Daniela, guardi alla sostanza delle argomentazioni di chi è a favore del rispetto delle regole, e di sostanza ce n’è tanta, se le legge con attenzione. Come direbbe Umberto Eco: bisogna sempre avere un secondo livello di lettura. E questo non è da tutti.

          • Arianna Di Biase scrive:

            A votare ci andrà poi lei, sig.ra Esposito, cerchi di non parlare a nome degli altri. Poi, come è stato detto, superi il primo livello di lettura, quello del significato superficiale, perché c’è molta sostanza -oltre che rabbia- nelle affermazioni di chi vuole una cosa che altrove si respira tutti i giorni, senza tanti problemi: IL RISPETTO DELLE REGOLE.

          • Teresa Marcantonio scrive:

            Se questo è senso civico, Daniela, siamo messi male, ma molto male, nella nostra città!

          • Simonetta Mori Dall'Oglio scrive:

            Lei sta ribaltando totalmente i concetti, sig.ra Esposito: chi è arrogante? Chi è presuntuoso? Chi ha detto che le REGOLE VANNO RISPETTATE? Ma com’è che voi che non le rispettate rispolverate determinati concetti solo quando vi fa comodo, non sapendo che in realtà proprio la presunzione e l’arroganza di cui lei parla vi appartengono in pieno? Suvvia, tacete per dignità!

      • antonello di genova scrive:

        riporto quanto emerso così una buona volte la finite con batti becchi inutili :
        A seguito di contatti avuti con gli uffici della Direzione Generale per la Sicurezza stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti i dossi installati lungo la via in oggetto (viale Cavour) risultano per diversi aspetti in violazione delle norme in basso citate:
        La legge prevede dei precisi limiti per l’utilizzo dei dossi di rallentamento: “i dossi artificiali possono essere installati solo alle condizioni previste dall’art. 179, c. 5, del Regolamento di Attuazione (Art. 42 Cod. Str.).Il Ministero dei Lavori pubblici ha chiarito inoltre che “I dossi collocati su itinerari di attraversamento dei centri abitati, lungo le strade più frequentemente percorse dai veicoli di soccorso, di polizia o di emergenza, o lungo le linee di trasporto pubblico, devono essere rimossi”. Viale Cavour è itinerario preferenziale per i mezzi di soccorso diretti sulla strada provinciale oltre che essere itinerario del servizio di trasporto pubblico .

        Art. 179. (Art. 42 Cod. Str.): “I dossi artificiali devono essere presegnalati. ed attualmente non lo sono

        Quanto alle dimensioni, esse variano in funzione dei limiti di velocità vigenti sulla strada: a) per limiti di velocità pari od inferiori a 50 km/h larghezza non inferiore a 60 cm e altezza non superiore a 3 cm; b) per limiti di velocità pari o inferiori a 40 km/h larghezza non inferiore a 90 cm e altezza non superiore a 5 cm; c) per limiti di velocità pari o inferiori a 30 km/h larghezza non inferiore a 120 cm e altezza non superiore a 7 cm

        pertanto concludo che al momento persistono UNICAMENTE i diritti dell’automobilista non rispettati.
        pregherei eventuali repliche di citare fonti concrete e non pareri personali. grazie.

        • Diletta Benincasa scrive:

          Qui nessuno cita pareri personali. Mi dispiace per lei se si è scomodato così tanto, ma io in via Cavour ci vivo, e le potrei raccontare più di un caso in cui i pedoni hanno seriamente rischiato la propria incolumità personale perché degli emeriti imbecilli non rallentavano neanche lontanamente in presenza delle strisce pedonali e alcuni facevano addirittura lo zig zag per evitarli. La teoria la lasci nel cassetto, perché Campobasso è un disastro sotto il profilo delle regole, e ha persino la presunzione di essere nel giusto!!

        • Ettore Paolantonio scrive:

          Sig. Di Genova, forse lei gira poco: la invito a recarsi in Emilia-Romagna per rendersi conto del concetto di DISSUASORE DI VELOCITA’. E l’Emilia-Romagna può darci lezioni su questo come su altri temi. In particolare, si faccia le strade interne che conducono alla Pedemontana e all’Iperfamila: dopo averle percorse, cosa fa, va dal sindaco a dirgli che i dissuasori sono troppo alti? Ma non mi faccia ridere, e non fatemi ridere voialtri che state denigrando le GIUSTE, SACROSANTE OSSERVAZIONI della sig.ra Mara come degli altri che la pensano come lei!

      • Massimo D'Alessandro scrive:

        E ti pareva che non interveniva il solito ottuso che non sa cogliere il vero senso dell’affermazione!!!

      • Guido Calvanico scrive:

        La lingua la può ritirare lei, Enzo, sicuramente l’ennesimo automobilista indisciplinato che si stizzisce quando gli mettono di fronte la realtà dei fatti.

    • Mariachiara Amodio scrive:

      Sono d’accordissimo, Mariapaola. Se c’è qualcuno che non ha capito, rilegga meglio le sue affermazioni. E l’idiozia lasciamola agli altri, per favore!

  9. claudio scrive:

    salve a tutti, cercherò di rispondere brevemente un po’ a tutti,
    premesso che le leggi vadano sempre rispettate senza adoperare alcun escamotage, pertanto se un cittadino attraversa le strisce l’automobilista ha il dovere di fermarsi, ed anche in sua assenza deve cmq rallentare in prossimità, e mai superare il limite di velocità in città, bene assodato quanto cominciamo:

    *Donatella, Cara Donatella, la sua è una risposta che mira a sminuire l’ego e creare uno squilibrio mentale ad una persona che ha espresso un parere, non ha apportato alcun beneficio alla conversazione, pertanto mi domando se si avvale dei commenti unicamente per sfogarsi…

    *Demetrio, mi dica, vuole che lo leggiamo assieme l’articolo?

    Per tutti gli altri, vi informo che mi sono recato presso gli uffici delle varie forze e competenze territoriali per domandare negli ultimi anni quanti incidenti del genere sono accaduti, ebbene rimarrete sopresi, ce ne sono unicamente 5 e si tratta solo di denucie senza reperto medico,
    ciò dimostra che le vs chiacchere sono unicamente supposizioni prive di fondamenti, Cara Mara inoltre non risulta multata neanche una persona per non aver attraversato sulle strisce, quindi perché crea dibattiti per cose mai accadute?? Cara Livia cosa c’entra l’irpef, qui si parla delle addizionali comunali e regionali,

    ed ultimo UMberto, Caro Umberto proprio perché i dissuadori sono regolamentati che l’altezza non ne può essere aumentata per capricci personali di ogni persona le pare???? ed è quanto da me ribadito!!!!

    Ora a differenza di molti, ho deciso di scrivere per capire la natura delle cose, ci si sfoga o ci si ragiona?? siamo in una comunità ed è diritto di tutti avere un idea ed opinione,avendo rispetto degli altri e non imponendo nulla, spero questo sia un dialogo costruttivo, commenti stupidi di persone idiote che paragonano un dibattito ad una partita di pallone vi pare sensato???? nessuno si è preso la briga di rispondergli qualcosa del tipo, il tuo commento è fuori luogo???
    bhè io ci penserei molto, ad ogni modo, la statistica non potremo cambiarla in base ad un ns parere, Vi pare???? buona giornata a tutti.

    *

    • Giacomo Iacobucci scrive:

      Infatti nessuno mi sembra abbia risposto in modo stizzito o cercando di imporre qualcosa a qualcuno, piuttosto lei Claudio ha parlato di “capricci infondati”, quando richiedere misure preventive -che esistono in tantissime città- è solo un favore che si fa alla comunità e non al nostro interesse personale. Campobasso è troppo presuntuosa per accettare consigli, troppo anarchica per capire cosa significhi “regola”, troppo individualista per interiorizzare il concetto di bene comune, si faccia servire da un campobassano. E il silenzio delle istituzioni non fa altro che aggravare la situazione. Se ognuno, nel suo piccolo, facesse il proprio dovere, staremmo a discutere d’altro, glielo assicuro! Poi, se ci sono tante opinioni concordi su un tema, mi sembra proprio che quest’ultimo vada visto sotto una certa prospettiva, evidentemente la sfaccettatura è quella. A conclusione, mi unisco al coro degli arrabbiati nei confronti degli incivili: oggi uno in una Audi A5 mi ha superato sulla striscia continua. Non contento, ha superato un furgone, e poi si è fermato perché c’era un semaforo. Senso di menomazione nello stare dietro a qualcuno? Mi dica lei che gusto c’è!

    • Angelo Miele scrive:

      Signor Claudio, il contraddittorio è il sale della democrazia, però mi sembra che lei sia partito con mille punti interrogativi e frasi provocatorie nei confronti delle affermazioni più che ragionevoli di una lettrice. A suo modo di vedere certi pedoni sono “capre” e richiedere l’installazione di dissuasori seri o semafori a chiamata pedonale è un “capriccio infondato”. Usare questi termini forti non fa proprio parte del contraddittorio, non le pare? E comunque la nostra città deve fare un bagno di Cambiamento Culturale. Né più né meno.

    • Guido Calvanico scrive:

      Signor Claudio, ribadisco: mi sembra proprio una partita di calcio, in cui c’è un vincitore e un perdente. Non posso avere questa opinione? Chi me lo vieta? Non mi sembra sia tornato un regime totalitario e non ci abbiano informati. In seconda analisi, a scuola mi hanno insegnato che chi utilizza in modo eccessivo i segni di interpunzione è come se stesse urlando le sue affermazioni, quindi già da questo si evince che lei non è abituato al contraddittorio, e che l’hanno punta sul vivo nel parlare di un tema che può far venire l’orticaria se non si è abituati alle regole, e si vuol vivere secondo i propri canoni.

    • Livia Chirulli scrive:

      E non faccia la punta alle matite, Claudio, guardi oltre e capisca quello che si intendeva dire. La chiami Irpef, la chiami Pinco Pallino: secondo lei un sindaco aumenta le addizionali perché deve mettere un semaforo o un dissuasore? Ma che film ha visto?

    • Demetrio Colacci scrive:

      Sì, leggiamolo insieme, la invito a casa mia, per un sereno dibattito. Ribadisco: sereno, quindi si lasci sbollire l’ira, perché non va da nessuna parte.

    • Mariapaola Marchitto scrive:

      Ma cosa sono tutti questi punti interrogativi, Claudio? La mia professoressa d’italiano si metterebbe le mani nei capelli.

      • Giueseppe Manicardi scrive:

        Anche la mia, Mariapaola. Ma sa, quando uno vuole urlare, usa una molteplicità di segni di punteggiatura nel linguaggio scritto…

    • Mara Iapoce scrive:

      Credo che abbia interpretato male la mia affermazione: ho detto che se vuole la parità di trattamenti sanzionatori, come bisogna prevedere la sanzione per l’eventuale pedone che non attraversa sulle strisce pedonali, così bisogna prevederla per l’automobilista che non si ferma sulle stesse. Spero sia chiaro ora. E, chiudendola qui e lasciando il dibattito agli altri, ribadisco la mia soddisfazione nell’aver sollevato il tema.

      • Giuseppe Manicardi scrive:

        Signora Mara, lei è molto paziente e doviziosa nelle sue spiegazioni, ma non credo ci sia molta speranza nella possibilità che si afferrino certi concetti. Io non me ne preoccuperei: a noi cittadini che vogliono una città vivibile preme semplicemente che le istituzioni facciano le istituzioni, e quindi adottino tutte quelle misure preventive e punitive nei confronti dei furbetti (ma dove sta tutta questa furbizia?).

    • Donato Paolucci scrive:

      Si rechi anche presso il capo nazionale della Polizia, Claudio, il suo ragionamento continua ad essere traballante. E poi mi perdoni, che timore ha? Che Battista venga a casa sua a chiederle soldi per costruire dissuasori?

    • Elisabetta Sciscenti scrive:

      Che brutti a vedersi tutti questi punti interrogativi in sequenza. Non aggiungo altro, parlano da sé.

    • Attilio Crescimbeni scrive:

      Campobasso è allergica alle regole, ed è anche presuntuosa se le fai notare che sta sbagliando. Chi vuole negare la realtà mente semplicemente a se stesso.

      • Arianna Di Biase scrive:

        GIUSTISSIMO, ATTILIO, HA COLTO NEL SEGNO!! IO SONO CAMPOBASSANA, MA MI DISSOCIO DA CERTI ODIOSI COMPORTAMENTI.

    • Cittadini si nasce scrive:

      Quando si vuol tirare l’acqua al proprio mulino, si nega l’evidenza, e allora è inutile continuare la discussione.

    • Cittadini si nasce scrive:

      Si informi, Claudio, perché i dissuasori possono essere alti fino a 30 cm ed essere efficaci se fatti con determinati materiali che realmente rallentino la corsa degli automobilisti. Si è preso la briga di andare presso uffici competenti, perché non si prende la briga di leggere il Codice della Strada?

    • Ettore Camposarcuno scrive:

      Signor Claudio, sta impostando il discorso sul personale, non capisco il perché. Qui l’unica cosa che conta è il RISPETTO DELLE REGOLE E IL SENSO DEL BENE COMUNE, che non possono che far bene a tutti. Non so da quale punto di vista abbia fatto le statistiche, spero non siano quelle che fanno alcuni politici a proprio uso e consumo. Non c’è nulla da quantificare o da cercare di minimizzare. Il fatto che non ci sia scappato il morto non significa che non ci siano stati investimenti o seri rischi per i pedoni, e questo basta! Poi se vuole, mi dia il suo indirizzo e le invierò una ripresa del caos che si respira a via Cavour (e non solo) quotidianamente. Le sue affermazioni non fanno altro che rafforzare la volontà di battersi per creare un sistema di regole e sanzioni e rendere più vivibile una delle principali arterie della città.

  10. Umberto Vinciguerra scrive:

    Claudio, i dissuasori di cui parla la signora Mara sono regolamentari, quindi non si preoccupi: la sua auto non si “distruggerà”. Poi, se segue le regole e rallenta, non le accadrà nulla. Non capisco inoltre in che misura la costruzione degli stessi e di semafori a chiamata pedonale possa incidere sulle tasche del cittadino: il sindaco deve semplicemente decidere di destinare parte dei fondi a queste opere, sacrificando altre, magari inutili. Cerchiamo di non banalizzare le cose mettendo sempre avanti la tutela dell’interesse personale e delle proprie tasche!

  11. Maria Luisa Amato scrive:

    Claudio, se si costruiscono i dissuasori e si mettono i semafori a chiamata pedonale, stia sicuro che la sua Irpef non va su: l’amministrazione comunale dovrà semplicemente scegliere di destinare una parte (esigua, tra l’altro) dei propri fondi alle realizzazione di queste opere piuttosto che di altre. Poi di quale “distruzione delle auto” parla? Se lei rallenta, quale impatto potrà mai esserci sulla sua auto? Nessuno. E questo perché? Perché lei ha rispettato le regole. Il discorso mi sembra fili liscio come l’olio, siamo noi che con i nostri bizantinismi mentali distorciamo la realtà.

  12. Maria Luisa Amato scrive:

    A parte l’inciviltà dell’automobilista medio, quello che rende molto caotica la zona è il parcheggio delle auto dei dipendenti del carcere, che hanno ben pensato di occupare tutta l’area adiacente alla pensilina degli autobus, obbligando il pedone a camminare sulla strada. Metteteci poi l’autista incivile o distratto, e avete fatto tombola. Sindaco, si dia una mossa su questo tema!!

  13. Magdalena Palladino scrive:

    Fra un po’ si ristrutturerà l’enorme palazzo in Via Cavour: per intenderci, quello dove sorge l’ACI. Si dovranno pertanto porre impalcature su tutti i lati della strada, compreso quello che è diventato la pista di Indianapolis. In parte, le pesanti strutture sporgeranno sulla strada: sarà l’occasione giusta perché gli automobilisti rallentino, o si creerà ancora più caos di quello attuale?

  14. Arianna Di Biase scrive:

    Ho sentito dire che l’amministrazione comunale vuole mettere mano alla viabilità di via Milano. Iniziativa lodevole, ma perché lasciare in secondo piano una delle principali arterie di Campobasso? Ricordo bene che si parla anche dei semafori a chiamata pedonale: quale impedimento di sorta può esserci alla loro installazione? Un giorno lessi un interessante articolo di un pedone disperato: dato che nessuno si fermava sulle strisce, il signore paventava la possibilità di andare in giro con un cartello con su scritto: “Piano, idiota”. Saremo in due.

  15. Guido Calvanico scrive:

    Sono un rappresentante di commercio marchigiano che si reca spesso a Campobasso e provincia per lavoro. Ho imparato ad apprezzare la zona per tanti dei suoi aspetti peculiari, tuttavia mi trovo costretto ad essere d’accordo con le tesi esposte dai lettori in questa sede. Il traffico a Campobasso è caotico, senza controlli, sanzioni o senso civico. Basterebbe poco per ripristinare l’ordine e la legalità, eppure in tanti si lavano le mani come Ponzio Pilato. Dispiace che un capoluogo di regione sia messo così

    • Mariella Mastronardi scrive:

      Caro Guido, da campobassana non posso che concordare con lei. Mi auguro vivamente che il sindaco metta poche, ma chiare regole perché la città torni ad essere vivibile e nessuno debba più intimare l’alt con le proprie mani per fermare l’automobilista di turno che altrimenti continuerebbe la sua corsa indisturbato.

  16. Nicoletta Pasqualone scrive:

    L’altro giorno un automobilista mi ha strombazzato perché mi ero fermata ad uno stop sito in un incrocio pericoloso, poi mi ha sorpassato sulla striscia continua per fermarsi… a un centinaio di metri, perché c’era il semaforo rosso! “Non fare di tutta l’erba un fascio” può essere condivisibile, ma avere casi di questo genere che si ripetono frequentemente non può che far giungere ad una conclusione. Mi corregga se sbaglio, signor Claudio.

    • Giorgio D'Amico scrive:

      Un episodio molto simile è accaduto anche a me, signora Paolone. Per non parlare di tutte le volte in cui mi è venuto un accidente perché, pur trovandomi sulle strisce, nessun automobilista si fermava, e dovevo puntualmente alzare le mani per intimargli l’alt. Anch’io in passato avevo l’acceleratore facile, ma dopo aver sperimentato l’indisciplina degli automobilisti su me stesso, ho capito che era un’idiozia utilizzare l’auto animato da un delirio di onnipotenza. Due o tre giorni fa -guarda caso in via Cavour – un ragazzo si è talmente agitato nell’intimare l’alt ad una giovane donna alla guida, che ha accusato forti dolori al polso, si è fermato in mezzo alla strada ed è sbiancato. Signor Claudio, cos’altro deve succedere perché si ponga rimedio a un tale stato di cose?

  17. Giacomo Iacobucci scrive:

    Mi sa che il signor Claudio ha letto male l’articolo… O sara’ uno dei tanti dall’acceleratore facile?

    • Teresa Marcantonio scrive:

      Io credo che il sig. Claudio, così come quei pochi che sono sfavorevoli alle argomentazioni della sig.ra Mara, siano fra i tanti dall’acceleratore facile. Va da sé che si sentano infastiditi nel momento in cui gli fai notare che devono rinunciare a parte del proprio ego per lasciare spazio al bene comune e al senso civico.

  18. Livia Chirulli scrive:

    Questo è il livello di dialogo del campobassano medio: un cittadino notifica l’anarchia sulle strade e i seri pericoli da essa causati, e chi non è d’accordo parla di capricci infondati. Se fossero questi i capricci, Claudio, allora la denuncia di un pedone investito cosa sarebbe? La farneticazione di un delirante?

    • Giuseppe Manicardi scrive:

      Quando non si vuole dialogare, si è offensivi o si urla, ma non mi sembra proprio che questa sia la sede dove queste persone hanno maggior spazio. Anzi…. E dovrebbero riflettere. Seriamente!

  19. Delia Hafez scrive:

    Condivido al 200% quanto scritto dalla signora Mara, e purtroppo devo rilevare che la media degli automobilisti campobassani ignora i segnali orizzontali e verticali. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Mi unisco all’appello di Mara: che il signor Questore, il quale mi sembra molto orientato al ripristino del concetto di legalità nella nostra città, metta almeno uno dei suoi uomini alla regolazione del traffico, visto che di vigili urbani non si vede neppure l’ombra. E sì ai dissuasori veri e ai semafori a chiamata pedonale. Per una Campobasso più civile!!

  20. Guido Calvanico scrive:

    Mah, mi sembra di assistere ad una partita di calcio: Mara vs Claudio / Gialli vs Neri: tre a zero, palla al centro. Per i primi, naturalmente.

  21. Mara Iapoce scrive:

    Signor Claudio, ma non riesce proprio a fare la differenza? Fra uno sprovveduto che non attraversa sulle strisce pedonali e un automobilista che non si ferma in presenza delle stesse, secondo lei cosa è più grave? Non trinceriamoci dietro lo stereotipo del “non facciamo di tutta l’erba un fascio”, perché a forza di ragionare in questo modo, stiamo giustificando qualunque tipo di infrazione, stiamo chiudendo un occhio su tutto ciò che invece dovrebbe farci indignare perché è la negazione del concetto stesso di legalità, che non si può dire sia un concetto interiorizzato dagli italiani. Basta con il pensiero unico, c’è anche un altro mondo possibile, che è quello del rispetto delle regole e del Bene Comune. Poi lei vuole la parità dei provvedimenti? Benissimo, allora come multiamo il passante che non attraversa sulle strisce, così multiamo l’automobilista che non si ferma in presenza di queste ultime! Secondo me lei passa molto raramente in via Cavour perché c’è gente che è anche stata investita dagli automobilisti che lei tanto difende. Inoltre, mi sfugge qualcosa: di quali capricci sta parlando? Di quale carico contributivo? Di quali posti di blocco? Forse in una Campobasso presente in un mondo parallelo? Probabilmente ha letto male il mio articolo e, mi dispiace doverla contraddire, le sue osservazioni non fanno altro che rafforzare la mia tesi. Mi fa piacere aver sollevato il dibattito: significa che è un tema sentito, in un senso o nell’altro. Non avevo dubbi.

  22. claudio scrive:

    quante volte dobbiamo ripetere che di un erba non se ne fa un fascio???
    vogliamo parlare delle persone che attraversano come pecore la strada in piena curva senza osservare neanche se passano auto?
    inoltre di che dissuasori parla? non si possono distruggere le auto per una possibile previsione, nessuno può essere punito in anticipo le pare? inoltre quale appello rivolge alle autorità, ma lei si rende conto che ci sono posti di blocco ogni 50 metri? siamo l’unica città ad avere un numero così elevato di posti di blocco, la verità è che la gente si lamenta sempre, forse anche perché rientra nella natura umana l’essere insoddisfatti, allora parliamo di come stanno concretamente le cose, statistica, ad oggi non c’è stata una sola persona che sia stata investita, pertanto non ritengo idoneo alcun intervento a carico dei contribuenti per capricci infondati, mi spiace per la maleducazione incontrata per strada, ma rientra sempre nella varietà della specie, questa è natura, ringrazio per la lettura

    • Annamaria Palmieri scrive:

      Claudio, mi perdoni, ma penso che abbia interpretato male l’articolo della signora Mara. Qui non si tratta di mettere tutti indistintamente nel calderone degli automobilisti indisciplinati, si tratta semplicemente di constatare un dato di fatto: il traffico in via Cavour è a dir poco caotico, senza controlli e senza regole, e l’impunità che imperversa nei confronti di chi viola queste ultime non fa altro che rendere poco vivibile la città. Anche se non vi risiedo, frequento spesso la zona, e le posso assicurare che più d’un pedone (la maldestra “capra” da lei descritta) ha seriamente rischiato di essere investita da emeriti imbecilli che anziché decelerare in presenza delle strisce, hanno addirittura accelerato, tanto i ridicoli dissuasori non consentono il rallentamento della corsa. Quello che deve cambiare nella nostra città è la mentalità, il senso delle regole e di appartenenza ad una comunità che, se si vuole definire civile, si deve necessariamente fondare sulle stesse.

    • Demetrio Colacci scrive:

      Mi sa che ha letto male l’articolo, signor Claudio…

    • Donatella scrive:

      Signor Claudio, la invito a venire a casa di mia zia, sita appunto in via Cavour, e a godersi il via via di automobili e comportamento dei relativi autisti: poi ne riparliamo. Cerchi di essere onesto prima di tutto con se stesso. Il suo ragionamento fa acqua da tutte le parti, perché smentito dai fatti.

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