Il presidente della Regione Michele Iorio ha incontrato in mattinata i sindaci della area interessata dal terremoto del 2002 per discutere del prosieguo della ricostruzione post-sisma, e in particolar modo della proroga dello stato di criticità. Iorio ha espresso tutta la sua insoddisfazione per la proroga solo fino ad aprile. “Si tratta di una non proroga” – hanno commentato alcuni sindaci – “che non produce effetti positivi pratici ed evidenzia la volontà del governo di trattare il sisma del Molise come un terremoto di serie B”.

“E’ necessario avviare in termini di giorni la messa a punto di una legge regionale che consenta già dal primo maggio (e cioè dopo la scadenza della proroga) di far continuare senza soluzione di continuità l’attività tecnica attualmente svolta dai vari COC per la ricostruzione” – ha affermato il governatore. “Evidentemente la legge dovrà avere specifiche previsioni per la gestione delle varie fasi tecniche, progettuali e autorizzative della ricostruzione. Come pure dovrà indicare, previo un confronto con il Governo nazionale, la modalità di appostamento e di spesa delle risorse previste per la ricostruzione nella delibera CIPE di agosto. E soprattutto dovremo chiarire come questi fondi rientrano in una logica di emergenza e quindi non debbono essere assoggettati per i vari comuni ai vincoli del Patto di stabilita”.

Il presidente della Regione ha anche chiesto che un gruppo di sindaci affianchi la struttura tecnica regionale che sta scrivendo il testo della proposta di legge regionale per la gestione della ricostruzione. Ciò al fine di giungere ad una norma il più possibile condivisa e capace di rispondere alle esigenze e alle necessità dei diversi comuni e di tutti coloro i quali hanno subito, a vario titolo e modo, danni con il terremoto del 2002.

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