Passa la linea del neo segretario del Pd. La condivisione per Vittorino Facciolla si realizza negli organi che governano il partito, quindi la segreteria. Mentre per la presidenza dell’assemblea, lo aveva già detto appena eletto, non ha replicato lo schema del recente passato accedendo alla richiesta della minoranza.
Ha scelto un nome di garanzia, che a suo parere garantisce anche gli avversari interni. E infatti Antonio D’Alete – ex segretario ed ex consigliere dei Ds – totalizza 35 voti: due in più rispetto ai 33 della maggioranza (32 delegati eletti più il segretario). A metà mandato, la staffetta con Lorenzo Coia. Tutti i territori, così, hanno rappresentanza.
È stato Stefano Buono, uno dei due competitor delle primarie del 3 marzo, a rappresentare nel parlamentino l’istanza di guidarlo a nome delle minoranze. Il giovane esponente dem di Venafro ha ribadito l’atteggiamento di collaborazione costruttiva: «Il nostro nemico non è il segretario del Pd Molise, ma è rappresentato dalle forze politiche che oggi sono al governo di questo Paese e ne minacciano la stabilità, la credibilità, la tenuta economica e sociale». A Facciolla ha riconosciuto: sei il segretario di tutti. Ma gli ha pure chiesto di ascoltare le opinioni di tutti e aprirsi alle minoranze per «essere guida autorevole e non autoritaria». E «democratica condivisione per sentirci poi in dovere di spingere con maggiore forza la linea politica di questo nuovo Pd».
Hanno deciso i numeri, la democrazia.
Un primo segnale, quei due voti in meno e in più al candidato di Facciolla. Poi il partito si è ricompattato sull’elezione della direzione – che sarà l’organismo dirigente per eccellenza – avvenuta all’unanimità (la compongono 17 designati dal segretario, 10 dell’area Durante e 4 dell’area Buono). Unanime pure il voto sulle commissioni di garanzia.
Fino a domenica, ha spiegato nella sua relazione Facciolla, aspetterà la risposta dei suoi competitor rispetto alla richiesta di entrare personalmente o con propri delegati in segreteria. Lunedì comunicherà la squadra: tre vice segretari, un responsabile organizzazione e i capi dei dipartimenti tematici che interfacceranno con la segreteria.
Il leader del Pd Molise ha fretta di chiudere la fase congressuale per avviare quella per la scelta dei candidati alle amministrative. Nella sua relazione di ieri ha aperto alla ricandidatura di Battista e Sbrocca a Campobasso e Termoli senza passare per le primarie. Si riparte dagli uscenti, ha dichiarato. Ma a Durante, che invece chiede il voto popolare, ha detto di non essere indifferente alla sua istanza. Si deciderà all’esito di un percorso di valutazione che, a maggior ragione, è naturale che cominci il prima possibile con eletti e alleati, non tralasciando l’interlocuzione coi civici.
r.i.

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