Tornano in classe questa mattina anche gli studenti del capoluogo pentro. Non tutti però. Le lezioni cominceranno per i ragazzi degli istituti superiori, per i piccoli dell’Infanzia della San Giovanni Bosco ospitati nello stabile dell’area Pip di Miranda e per gli alunni che frequenteranno la scuola ‘azzurra’ di San Lazzaro. Per gli altri invece la campanella suenerà lunedì 17. Lo ha stabilito un’apposita ordinanza del sindaco Giacomo d’Apollonio, con la quale è stata accolta la richiesta dei dirigenti scolastici per quel che concerne gli altri cinque plessi di competenza dell’ente di Palazzo San Francesco. Istanza formulata per completare i traslochi, ma anche per ragioni legate ai pareri dell’Asrem e dei Vigili del fuoco e alla predisposizione dei piani di evacuazione.
Tra le cinque sedi interessate dal provvedimento del primo cittadino, figura anche l’ex centro anziani di via Umbria, edificio destinato a ‘dare casa’ a sette classi dell’Ic ‘Giovanni XXIII’. Come è noto, lo stabile nei giorni scorsi è stato oggetto di verifica da parte dell’Asrem, che ha evidenziato problemi riguardo la presenza di muffa ‘spuntata’ dopo lo smantellamento di alcune pannellature. Una situazione che, di fatto, rende i locali non adeguati ad ospitare i bambini.
Al momento si attende ancora il responso da parte dell’azienda sanitaria per capire quali interventi attuare e soprattutto quanto tempo sarà necessario per eseguirli.
«Le verifiche sono state eseguite nei giorni scorsi – ha spiegato l’assessora comunale all’Istruzione Sonia De Toma -. Ora aspettiamo il ‘responso’ da parte dell’Asrem, che abbiamo già sollecitato, proprio per sapere quali prescrizioni prevede. Solo dopo avremo un’idea chiara sul da farsi». Naturalmente i lavori potrebbero richiedere pochi giorni, ma non si esclude che invece sia necessario più tempo per rendere di nuovo adeguati i locali. Per questo è importante non farsi trovare impreparati e studiare soluzioni alternative, che siano in grado di scongiurare i doppi turni. Ipotesi questa che al momento appare la più accreditata.
«In queste ore – ha infatti assicurato l’assessora De Toma – stiamo lavorando senza sosta. Stiamo pensando e valutando soluzioni alternative, come ad esempio la sede dell’Università del Molise di Pesche o i locali della chiesa di Santa Maria Assunta. Naturalmente però tutto dipenderà dalle risposte che aspettiamo dall’azienda sanitaria».
Tra le possibili soluzioni, nei giorni scorsi, era spuntato anche il nuovo polo intercomunale di Pietradonata che sarà inaugurato questa mattina a Sant’Agapito. In realtà una strada non percorribile per il sindaco di Longano Antonio Ditri. «Abbiamo realizzato un polo a servizio delle nostre comunità per garantire la sicurezza dei bambini – ha ricordato -. E tutti gli alunni provenienti dai centri limitrofi sono i benvenuti, a patto però che siano iscritti presso l’istituto comprensivo di Montaquila. Non si può pensare di potere inserire un’altra struttura in un plesso che è formato da nove aule, di cui tre destinate all’Infanzia e cinque alle classi della Primaria. Impensabile dunque ospitare un plesso indipendente. Sia chiaro – ha però evidenziato il primo cittadino di Longano – il nostro non è un ‘no’ ai cittadini e ai bambini di Isernia che, ripeto, sono i benvenuti a patto che siano iscritti presso il nostro istituto».

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