Valle del Volturno, estremo lembo orientale del Molise, 1832. Un contadino sta lavorando i suoi campi. Intorno solo la voce della natura. All’improvviso precipita, viene risucchiato dal terreno. Ammaccato e smarrito si ritrova sul fondo di qualcosa. Ha rinvenuto la cripta di Epifanio.
Gli affreschi commissionati dall’abate che nel IX secolo fece grande la badìa di San Vincenzo al Volturno sono arrivati a noi in maniera fortuita e fortunata. Visitarli è un’esperienza culturale profonda e mistica, per chi crede e chi no.

L’articolo completo è disponibile sull’edizione di Primo Piano Molise oggi in edicola.

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