La campagna di sensibilizzazione del ministero della Salute e della Asl sul territorio sta facendo effetto. Già da sabato, per esempio, al centro vaccinale del Cardarelli si è registrato un incremento delle dosi di vaccino somministrate. Da lunedì in poi, riferiscono dall’ambulatorio, le somministrazioni sono sempre state superiori a 100, ieri 148. Numeri e afflusso che a Tappino non si vedevano da tempo. L’incremento, relativo al secondo booster, si nota anche nella sezione monitoraggio della piattaforma della Regione: ora sono 8.191 le quarte dosi effettuate.
Intanto, dopo l’estensione agli over 60 e ai soggetti fragili dai 12 anni in su, sono state inviate le linee guida alle Regioni per implementare le attività. Fra le altre indicazioni fornite dal generale Tommaso Petroni, direttore dell’unità per il completamento della campagna di immunizzazione contro il SarsCov2, c’è quella di prevedere un hub ogni 50.000 abitanti, più altri punti vaccinali presso strutture sanitarie come presidi ospedalieri, case della salute, medici di medicina generale e farmacie.
La platea è stimata in circa 12 milioni (dai quali sottrarre chi sarà guarito). Per completare il piano del secondo richiamo del vaccino anti-Covid per gli over 60, e tenuto conto della platea indicata, si legge nella missiva, «si invitano le Regioni e le Province autonome a porre in essere una organizzazione dedicata» per raggiungere un target nazionale di somministrazioni giornaliere «che dovrebbe attestarsi almeno alle 100.000 dosi, valutando poi l’evoluzione del quadro epidemiologico e le eventuali ulteriori indicazioni delle autorità sanitarie italiane ed europee». Inoltre, scrive Petroni, «in uno scenario epidemiologico caratterizzato da una immunizzazione della popolazione fortemente diversificato, risultato in moltissimi casi da vaccinazioni e pregressa infezione, il coinvolgimento del medico di medicina generale appare fondamentale per proporre al singolo individuo la schedula più idonea».
