Una linea che unisce l’intera regione con la scritta “Turismo è Cultura”.
A tracciarla, dal 2018, l’assessore al Turismo e alla Cultura Vincenzo Cotugno, che ha coniato un brand divenuto un “certificato” di qualità degli eventi e delle manifestazioni che hanno caratterizzato il Molise.
Da quattro anni la Regione ha deciso di investire insieme con il territorio, per infondere coraggio e ambizione a chi lo vive quotidianamente, a chi ha creduto che in fondo anche in Molise è possibile “vivere” di turismo, di cultura.
Una scommessa vinta da entrambi, prova ne è il nuovo bando 2022-2023 che presenta la più imponente dotazione economica: 3 milioni di euro, con la novità della sezione dedicata ai “Grandi eventi” per le manifestazioni ultratrentennali. Ieri l’illustrazione dei dettagli in una conferenza stampa tenuta da Cotugno insieme al governatore Donato Toma.
Assessore Cotugno, presentati i progetti finanziati con il bando regionale “Turismo è Cultura 2022” che quest’anno giunge alla sua quinta edizione. Ancora una volta si contano tantissimi progetti presentati da tutto il territorio, che ne pensa?
«Pensare e condividere le azioni con il territorio serve anche a far sì che queste possano durare nel tempo, dando certezze a tutti ed evitando interventi “spot”. Non nascondo che vedere il marchio dell’assessorato ovunque ci siano manifestazioni di livello, girare nei Comuni, incontrare volontari e sentire da tutti la parola “Turismo è Cultura”, sia una grande emozione per quello che c’è dietro questo progetto, il lavoro portato avanti con quella scommessa che pensiamo di aver vinto».
Dal 2018, questo è il quinto bando presentato, che si affianca alle altre azioni che avete messo in campo in questi anni per rilanciare due settori strategici dell’economica regionale. Possiamo tracciare un bilancio a pochi mesi dalla scadenza del mandato?
«Il lavoro è iniziato con il Piano strategico regionale, continuando per le azioni di marketing territoriale fino alla comunicazione nazionale ed internazionale, ed è stato un crescendo che ha visto elevare anche la qualità dei progetti presentati da parte di Comuni e associazioni.
In questi quattro anni, nonostante la pandemia, abbiamo impegnato circa 100 milioni di euro per il settore turistico, di cui circa otto per supportare eventi che fungessero da richiamo per il Molise, e i risultati, in simbiosi con le campagne pubblicitarie nazionali, sono stati ottimi in termini di presenze, nonostante la pandemia.
La Regione è cresciuta insieme al territorio e viceversa ed è cosi che il Molise non è più la terra che non “esiste” ma una meta da visitare, apprezzata anche oltre i confini nazionali. Il Molise “è”…un risultato non così scontato all’inizio, quando c’era molto scetticismo e, diciamolo, l’entusiasmo era sparito… oggi il Molise “è” una serie di ricchezze, eccellenze, tradizioni e particolarità che i turisti stanno apprezzando in maniera convinta!»
Il Molise guarda anche alle azioni del “sistema Paese”: lei ha avuto con gli altri suoi colleghi assessori regionali una call con il ministro Garavaglia per i dettagli del Piano strategico del turismo nazionale. Che prospettive ci sono?
«Lo sa che è in gran parte sovrapponibile a quello realizzato da noi nel 2019? Beh, questa è una bella soddisfazione, significa che il lavoro lo abbiamo fatto, migliorabile certo, ma improntato a far crescere il livello identitario di un’intera regione.
Noi dobbiamo guardare con prospettive diverse il futuro, non possiamo sempre guardare a tinte fosche lo sviluppo del Molise. L’anno scorso, faccio un esempio, abbiamo avuto un +300% di presenze turistiche e ho letto comunque qualche commento negativo, molti per partito preso. Non funziona più questo modo di fare le cose, dobbiamo stare attenti ai messaggi che lanciamo e concentrarci di più nel far vedere i risultati raggiunti e anche quelli che vogliamo conseguire, ma insieme e con fiducia!
Le faccio un piccolissimo esempio: qualche giorno fa mi è stato detto che ha aperto un esercizio di ristorazione in un centro di poco più di 100 anime, e non accadeva da 12 anni! Se questa non è una notizia che ci induce ad avere ottimismo, beh le cose non cambieranno mai per qualcuno! Provate a domandare ai proprietari di B&B, casa vacanze e altre strutture alberghiere un bilancio, un tracciato, degli ultimi quattro anni… lì c’è la risposta sulla bontà del lavoro fatto, ripeto, tutti insieme!».
Per il secondo anno consecutivo il Molise si promuove sulle reti Rai, a qualcuno quest’anno non è piaciuto lo spot. Dispiaciuto?
«Innanzitutto uno spot televisivo è un lavoro di creatività che si sottopone a dei giudizi soggettivi, mi sembra evidente. Detto francamente il nostro obiettivo era ed è quello di far conoscere sempre a più turisti la nostra regione, i particolari sono sempre migliorabili, ma non cambiano la sostanza.
Invece, lo dico sinceramente, non ho capito la polemica sull’assenza di alcuni centri (che per altro erano presenti nello spot dell’anno scorso). Alcune regioni scelgono una sola immagine per promuoversi, altre puntano su una loro caratteristica, noi abbiamo puntato tutto sul territorio. Lo abbiamo fatto con lo spot dell’anno scorso, lo faremo anche in questi mesi con altri due spot che pubblicizzeranno, in base al periodo, le nostre caratteristiche: mare, montagna, borghi, enogastronomia, autenticità».
Torniamo al Bando “Turismo è Cultura”, ci sono delle differenze, al di là della dotazione finanziaria, rispetto al passato? E i Comuni rimasti fuori?
«Il bando di quest’anno va nell’ottica delle aspettative del territorio, che da subito ha sposato il criterio dell’avviso pubblico per il cofinanziamento delle manifestazioni, particolare che ha portato all’innalzamento dell’asticella della qualità degli eventi che è sotto gli occhi di tutti. Quest’anno era d’obbligo organizzare manifestazioni per la promozione di siti culturali, storici o paesaggistici… e i numeri sono davvero importanti: 81 progetti per oltre 200 manifestazioni, mentre nella sezione “Grandi eventi” abbiamo accolto 15 progetti per oltre 100 manifestazioni. Sarà un crescendo di iniziative per tutto l’anno. I Comuni che invece non hanno partecipato o sono rimasti esclusi, non lo saranno per noi! Lì porteremo eventi dell’assessorato, con la collaborazione della Fondazione Molise Cultura, il Perosi e l’Aast di Termoli perché tutti hanno e devono avere le stesse potenzialità di richiamo turistico. Ma la novità assoluta è che a dicembre, per la prima volta, potremo presentare il calendario degli eventi regionali dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023, finalmente completo e con anticipo. Anche questo è un fatto storico!».
ppm

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