L’imprenditore vicentino Maltauro è tra gli arrestati nel caso Expo. Dal carcere ammette e contrattacca: “Il sistema delle grandi opere è marcio e corrotto. Se vuoi entrare devi pagare”. Certo, non depone proprio bene per la Termoli-San Vittore. Perché la Maltauro di Vicenza è socia dell’Ati che si è aggiudicata la gara per l’Autostrada del Molise. Le dichiarazioni dell’amministratore Enrico Maltauro, inoltre, gettano un’ombra sinistra sugli appalti per le opere strategiche. Vent’anni dopo Mani pulite, tutto come prima.

La Fillea Cgil del Molise, che la Termoli-San Vittore non la ritiene utile o prioritaria perché “contribuirebbe ulteriormente ad isolare le aree interne” sottolinea che la sua costruzione “potrebbe portare  nella nostra Regione anche problemi  rilevanti per la legalità e la trasparenza (cose del resto già presenti in Molise)” per il coinvolgimento dei Maltauro nell’inchiesta sull’esposizione universale. Un altro buon motivo, osserva il segretario regionale Pasquale Sisto, “per rinunciare definitivamente alla idea di costruire l’autostrada perché  oltre che  ad un infrastruttura inutile allo sviluppo potrebbe essere anche  fonte di illegalità e malcostume visto per l’appunto i gravi  fatti di Milano in cui è stato coinvolto il re del cemento vicentino”.

Una nuova occasione, questa, per rinnovare l’allarme sul comparto che in regione ha dimezzato gli addetti in cinque anni. Al governatore Frattura Sisto chiede la convocazione di un Tavolo di crisi.

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