Un grido d’allarme per il personale dei centri per l’impiego e per gli agenti della Polizia Provinciale. Arriva dalla Uil Molise che, in una nota, sottolinea come il decreto legge sugli enti locali sia una sorta di mannaia per queste figure.

“Il testo prevede il trasferimento del personale della Polizia Provinciale presso i Comuni – riconosce Tecla Boccardo – e la riallocazione delle competenze sulla gestione dei Centri dell’impiego alle Regioni, il tutto attraverso soluzioni transitorie e senza prevedere risorse adeguate a sostegno dei nuovi soggetti chiamati ad assorbire quel personale. Se non si apporranno rimedi ed aggiustamenti, dunque, si rischia lo smantellamento vero e proprio delle attività sino ad oggi in capo ai corpi di Polizia Provinciale, creando un importante vuoto sulle particolari funzioni esercitate, in ambito di gestione del territorio e tutela ambientale in Molise. Per quanto attiene invece i Centri per l’Impiego, si rischierebbe addirittura la loro chiusura, a causa dell’impossibilità per le Regioni di farsi carico degli ingenti costi ed il Molise è una delle poche Regioni in Italia in cui è stato già raggiunto un lodevole accordo tra Province, Regione e Organizzazioni Sindacali che mette in sicurezza il personale in ‘esubero’ impiegato nelle funzioni delegate. Questa novità, invece, crea un’ulteriore complicazione e riapre la discussione”.

Di qui l’annuncio di un presidio a Roma nei pressi del Parlamento in cui sarà presente la stessa Uil.

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