Un segnale per dire stop alle stragi sul lavoro. Forti di questo intento, le sigle del settore legno ed edilizia di Cgil, Cisl e Uil (i sindacati confederali) hanno organizzato per giovedì mattina (6 agosto) alle 10 un presidio sotto la Prefettura di Campobasso con annessa richiesta di incontro al rappresentante governativo.

“Quattro giorni dopo la tragica morte di Romica David a Macchia Valfortore,  a Pietracatella,  moriva crudelmente Giuseppe Mancino di 53 anni, mentre altri due operai rimanevano gravemente feriti. Le due località si trovano a soli 11 chilometri di distanza ed in entrambi i casi i lavori sono legati a ristrutturazione post sisma 2002. Gli incidenti sul lavoro – fanno sapere i sindacati – non avvengono per la malasorte come qualcuno vuol far intendere, ma perché non vengono rispettate  le più elementari norme di sicurezza sul lavoro. Non si può nel 2015 rimanere attaccati folgorati vicino a una macchina operatrice elettrica se vengono rispettati tutte le norme sulla sicurezza del caso. Per le ristrutturazioni di tutti i fabbricati sia per uso civile che per altri usi come le chiese per esempio, le impalcature vanno montate ad abbracciare tutta la struttura. Ci vuole anche una nuova legge sugli appalti. Chiediamo più controlli agli organi competenti in quanto anche per la crisi che da più di 8 anni investe e attanaglia il settore edile del Molise ancor di più dilaga il lavoro nero l’illegalità e anche qualche forma di caporalato. Le morti bianche si possono assolutamente evitare”.

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