“Per la lotta alla corruzione in Italia dobbiamo seguire l’esempio di quanto è già accaduto per la lotta alle mafie”. Lo afferma il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, a Campobasso per un incontro con gli studenti molisani sul tema della legalità. “Noi – spiega – in virtù della presenza massiccia in alcune aree del Paese di pericolose organizzazioni criminali, ci siamo muniti di una legislazione molto avanzata, frutto di acquisizioni e di sedimentazioni progressive, nel tempo. Ci siamo muniti di una straordinaria capacità investigativa delle forze dell’ordine e della magistratura e di un generale apparato di sicurezza e giudiziario capace di contrastare le mafie. In Italia così c’è la mafia, ma c’è anche una buona antimafia, molto forte, capace di conseguire risultati importanti. Noi dobbiamo seguire questo esempio e fare in modo che anche sulla corruzione accada questo. È anche necessario però che i cittadini acquisiscano la consapevolezza che pure su quel fronte si scrive una pagina importante per il futuro del Paese”.

Il vicepresidente del Csm, tra l’altro, si è detto favorevole alla riunificazione di Abruzzo e Molise: “Io sono tra coloro che pensano che Abruzzo e Molise prima si rimettono insieme e meglio è per tutte e due le regioni. Di questo sono assolutamente convinto. Magari tutto deve avvenire nel contesto di una riforma dell’assetto del numero delle regioni in senso riduttivo, riforma che io, da cittadino, oggi auspico fortemente”. Legnini ha ricordato il “trauma” vissuto quando le due regioni si separarono: “Chiedevo sempre a mio padre: ma perché si devono dividere? Mi sembrava una coppia fantastica”.

Al termine della sua partecipazione all’incontro con gli studenti il vicepresidente del Csm si è recato in visita agli uffici giudiziari di Campobasso.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.