Sicurezza delle scuole, la Fillea Cgil attacca: “Sul problema della sicurezza delle scuole, molte chiacchiere sono state fatte, a partire dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il 23 giugno 2014 è stato lanciato il seguente comunicato stampa: Un accordo di programma quadro per 28 milioni di euro destinati all’edilizia scolastica è stato sottoscritto tra Regione Molise, ministero dell’istruzione e Dipartimento per le politiche di sviluppo e la coesione economica. Si tratta delle risorse assegnate per la ricostruzione post sisma dal Cipe e interesserà i Comuni di Acquaviva Collecroce, Baranello, Bonefro, Campobasso, Larino, Casacalenda, Jelsi, Montorio nei Frentani, Palata, Portocannone, Rotello, Sepino, Torella del Sannio, Vinchiaturo, Colletorto, Mafalda e Ururi, anche in qualità di soggetti attuatori assieme, in alcuni casi, alla Provincia di Campobasso – spiega Pasquale Sisto -. Le scuole si sono riaperte a settembre del 2014 e poi di nuovo a settembre del 2015 e ancora a settembre di quest’anno e nessun lavoro è partito, per cui anche in questo caso, la sicurezza degli alunni e degli operatori della scuola e la possibile occupazione per centinaia di lavoratori edili e per tutto l’indotto ancora una volta sono rimasti solo proclami”.

I soldi, però, sono andati persi: “Il 2 agosto 2014 la Regione Molise smentisce se stessa e informa che i milioni da 28 sono passati a poco meno di 12, come da delibera Cipe del 30 giugno 2014, e i lavori dovevano essere appaltati entro il 31 dicembre dello stesso anno. Noi sappiamo che non sono stati appaltati perché gli stanziamenti della delibera Cipe erano legati al completamento dell’anagrafe scolastica e dalla presentazione dei progetti esecutivi delle scuole da realizzare da parte dei comuni interessati. Ci risulta che nulla di tutto questo sia stato fatto e per cui i 12 milioni di euro della delibera Cipe sono andati persi”.

Eppure, spiegano ancora dal sindacato, saltano fuori 5 milioni per il tunnel di Termoli. I lavori per l’edilizia scolastica, oltre a garantire sicurezza, sarebbero anche manna dal cielo per il settore, colpito da una crisi che – dati del sindacato – ha provocato la perdita del 50% dei lavoratori.

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