Si dice «seriamente e sinceramente preoccupata da una piaga come la siccità, che sta mettendo a serio rischio il futuro di interi settori e territori».
La deputata molisana del Pd Laura Venittelli ha deciso perciò di sostenere in modo convinto l’interpellanza urgente promossa dalla collega Stella Bianchi e rivolta al ministro dell’Ambiente.
Nell’atto ispettivo si chiede al ministro Galletti quali iniziative intenda assumere per dare al nostro Paese un piano nazionale contro la siccità e la desertificazione, anche riportando in funzione il comitato nazionale, così come lo stato di avanzamento degli investimenti a fini irrigui, e un piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici per attenuarne impatti e danni economici insieme al rafforzato impegno ad abbattere le emissioni di gas serra verso la decarbonizzazione come previsto dall’accordo di Parigi.
E che l’annata in corso sia particolarmente difficile dal punto di vista dell’approvvigionamento di acqua lo dimostra anche la nota con cui Molise Acque, l’azienda speciale che gestisce le risorse idriche in regione, ha scritto ai Comuni e ai prefetti. C’è una scorta, ma le risorse sono al minimo. Quindi, l’invito è a monitorare le comunità per ottenere un «comportamento virtuoso, necessario sempre ma fondamentale in questo periodo». L’ente fa presente il livello degli invasi e delle falde acquifere è ai valori più bassi da diversi anni e indica ai Comuni di vietare l’uso dell’acqua per innaffiare giardini, riempire piscine o lavare auto. In pratica, l’acqua va utilizzata solo per usi domestici ed igienici. Chiesti anche maggiori controlli da parte della polizia municipale.
Per il commissario Pillarella e il responsabile Tatti «serve un cambio di marcia nei comportamenti».

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