Brutta avventura per un motocista di 45 anni, che nel pomeriggio di ieri, mentre percorreva la statale 158, ha perso il controllo dello scooter nei pressi del bivio di Scapoli, finendo in una scarpata nei pressi di Spinete. Un volo di pochi metri per il quale, però, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco – per recuperare il centauro – oltre che dei sanitari del 118. L’uomo ha riportato un politrauma, ma le sue condizioni non sono sembrate serie. Giunto al pronto soccorso dell’ospedale di Isernia, la brutta sorpresa. Per una diagnosi completa, infatti, il giovane avrebbe avuto bisogno di una tac, così da escludere possibili ferite interne. Un esame di routine, in sostanza. Che non può essere effettuato perché l’apparecchio è di nuovo rotto. Come è già avvenuto spesso negli ultimi anni, la tac è fuori uso da qualche giorno. Un disagio fortissimo per i pazienti dell’ospedale oltre che per i sanitari, costretti a organizzare continui trasferimenti verso gli ospedali di Venafro o di Campobasso. Anche in questo caso per il giovane è partito il giro di telefonate alla ricerca di una tac disponibile nel minor tempo possibile.

Al Veneziale, quindi, torna la protesta di pazienti e sanitari: il timore è che si ritorni ai problemi delle estati passate, quando i tempi d’attesa per questo genere di esami si allungavano in maniera esponenziale. Il tutto senza pensare alle emergenze, proprio come quella avvenuta ieri pomeriggio. In questo caso è difficile riuscire a gestire la situazione, soprattutto quando è necessario intervenire in tempi rapidi. Da comprendere (come stanno cercando di fare i sanitari del pronto soccorso) anche il motivo per cui il paziente è stato trasferito a Isernia e non a Venafro dove, invece, la tac è funzionante.

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