Sette anni, come quello del Presidente della Repubblica. Tanto dura il mandato del sindaco eletto a capo dell’Associazione regionale comuni del Molise, ovvero, dell’Associazione nazionale comini italiani – sezione Molise.
Attualmente a capo dell’Anci regionale c’è Pompilio Sciulli, primo cittadino di Pescopennataro. Il vicepresidente vicario è Francesco Lombardi, sindaco San Pietro Avellana, il vicepresidente Isabella Di Florio, sindaco San Biase.
Il direttivo regionale è composto da Stefano Martino (Sant’Elia a Pianisi), Tonino Spina (San Polo Matese), Letizia Di Iorio (Pizzone), Roberto Calabrese (Forli del Sannio), Giovanni Tesone (Pietrabbondante), Francesco Lombardi (San Pietro Avellana), Giuseppe Di Pilla (Sant’Agapito), Eliseo Castelli (sindaco di Casalciprano), Isabella Di Florio (San Biase), Gigino D’Angelo (Montefalcone) e Paolo Manuele (Civitacampomarano).
Il 27 settembre, i 123 sindaci dei Comuni che aderiscono all’Anci (non tutti i Comuni molisani sono iscritti) saranno chiamati a rinnovare il vertice dell’associazione.
Tra coloro che hanno avanzato la candidatura per la successione di Sciulli, c’è il sindaco di Torella del Sannio, Tonino Lombardi. In questi giorni Lombardi ha scritto una lettera a tutti gli associati con la quale spiega le ragioni della sua candidatura.
Ecco il testo: «Care amiche colleghe e cari amici colleghi, molti di voi già mi conoscono e sanno che sono il sindaco di Torella del Sannio.
Alcuni di voi, infatti, mi hanno invogliato ed altri mi hanno già gratificato della loro adesione a candidarmi alla presidenza dell’Anci regionale del Molise e, pertanto, ho preso la decisione di rivolgermi a tutti voi non solo e non tanto per ribadire il mio ringraziamento a coloro che già hanno espresso la loro condivisione per la decisione da me assunta, ma anche a tutte le altre amiche colleghe e a tutti gli altri amici colleghi che non hanno ancora avuto modo di dialogare direttamente con me e di verificare la sicura sintonia che tutti noi sindaci molisani abbiamo sui problemi, sulle esigenze, sulle difficoltà e sulle potenzialità dei nostri Comuni e, più in generale, della nostra comunità regionale.
Ritengo, in proposito, che è superfluo ricordare a voi – elencandoli – i problemi che ogni giorno dobbiamo affrontare per tentare di superare o, quanto meno, alleviare le difficoltà e le non facili condizioni in cui versano le nostre comunità, dedicando e garantendo loro tutta la nostra attenzione ed il nostro impegno con senso di responsabilità incondizionato.
Pertanto, mi limito ad assicurare che lo stesso impegno dedicherò per svolgere al meglio le funzioni di presidente della nostra associazione regionale, convinto come sono del fatto che una delle esigenze più importanti da soddisfare è quella di istituire una scuola di formazione per tutti gli amministratori comunali, in modo che l’entusiasmo soprattutto dei più giovani possa confrontarsi in una sede permanente con i loro colleghi di maggiore esperienza e possa essere assecondato in un percorso virtuoso e consapevole dei problemi concreti che quotidianamente devono essere affrontati nell’interesse dei nostri concittadini amministrati.
In ogni caso, una cosa è certa: il mio sarà un impegno dedicato naturalmente non solo a perseguire doverosamente gli scopi dell’associazione, così come indicati nell’articolo l dello Statuto dell’Anci, ma soprattutto a rendere operativa ed efficiente l’associazione stessa che, a mio modo di vedere – forte dell’esperienza maturata quale sindaco di Torella del Sannio -, in questi anni – mi permetto di rilevare non ha certo ottenuto quei risultati che tutti ci aspettavamo e quella considerazione che avrebbe meritato da parte delle altre istituzioni locali e da parte dell’Anci nazionale, le quali non hanno manifestato quella doverosa attenzione alle problematiche ed alle esigenze della nostra associazione regionale e dei nostri enti, in quanto verosimilmente non rappresentate con efficacia e determinazione da parte dei nostri rappresentanti.
Da tali considerazioni, dunque, deriva la mia candidatura, per presentare più compiutamente la quale cercherò di prendere diretto contatto con ciascuno di voi, anche se fin da ora ringrazio tutti per la sicura attenzione prestatami, oltre che per il sostegno che alcune ed alcuni di voi mi hanno già assicurato e che altre ed altri vorranno assicurarmi.
Vi saluto tutti calorosamente. Antonio Lombardi».

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