Cinquant’anni e non sentirli. O meglio, sentirli e sentire anche il peso degli stravolgimenti che le riforme e la crisi finanziaria hanno provocato, senza perdere l’entusiasmo per il futuro.
Nella storia di una istituzione, la Provincia di Isernia che nacque 50 anni fa, anche le storie dei protagonisti.
Un racconto corale, quello andato in onda venerdì sera a Conto alla rovescia su Teleregione. Ospiti di Pasquale Damiani, i presidenti che hanno rivestito la carica prima e dopo la legge Delrio.
Raffaele Mauro ha sottolineato che l’istituzione della Provincia fu, per quella parte di territorio, la vera rivoluzione che si aspettava da secoli. Luigi Mazzuto, oggi assessore regionale, ha definito meravigliosa la sua esperienza in via Berta. Luigi Brasiello ha rimarcato che la riforma ha trasformato le amministrazioni provinciali in enti di secondo livello e soprattutto ha previsto il taglio indiscriminato dei trasferimenti statali. Chi ha accettato la carica di presidente dopo quella riforma, ha aggiunto Lorenzo Coia, lo ha fatto con un pizzico di follia.
Durante la trasmissione sono state proposte le lucide analisi di Giuseppe Caranci e Giovanni Memmi, che guidarono l’ente agli albori.
Primo firmatario del disegno di legge di istituzione della Provincia, fu l’onorevole Pietro Di Giacomo. Nello studio televisivo di Campobasso il ricordo del figlio Vincenzo, presidente del Tribunale di Isernia, che ha evidenziato come quella fu una battaglia di popolo.
Il testimone ora è nelle mani di Alfredo Ricci, che ha tratteggiato le tante sfide impegnative che via Berta ha davanti.
La puntata andrà in onda in replica domani sera, 3 marzo, alle 21 su Teleregione.

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