Giornata campale a Riccia: un solo caso accertato alla fine, ma grande apprensione e allarme in paese.
Salgono a 24 i contagi da coronavirus, un decesso avvenuto lunedì e sei pazienti in Malattie infettive (ieri sera è stato dimesso lo studente universitario di Campobasso ammalatosi una settimana fa). L’Asrem deve fare i conti con un’altra infezione fra il personale sanitario: positivo al test un medico del 118, la postazione di Riccia è stata chiusa perché il personale è stato posto in quarantena. Probabilmente resterà chiusa per 15 giorni. Sanificato, invece, il resto del poliambulatorio, dove ha sede pure il 118, e che sarà riaperto. Altri due infetti, infine, a Montenero di Bisaccia.

Il bollettino del 17 marzo 2020
Dopo il riscontro positivo sull’81enne di Riccia arrivato nella tarda serata di lunedì, ieri la notizia che anche di un 87enne del capoluogo, ricoverato come l’anziano di Riccia in malattie infettive. In tarda mattinata il risultato dei tamponi effettuati su una coppia di Montenero di Bisaccia, marito e moglie hanno contratto il covid-19. Infine, la conferma che l’azienda sanitaria sperava non arrivasse: è affetto da covid pure un medico del 118, figlio dell’87enne del capoluogo.
In servizio anche a Riccia, pare avesse visitato l’81enne del centro del Fortore.
I numeri riportati in un post dell’Asrem sulla pagina Facebook: 24 contagi, sette in malattie infettive (poi scesi a sei in serata), 5 in terapia intensiva (2 sono di Bergamo), gli altri in isolamento domiciliare a casa.

Tensione a Riccia: circa 50 in quarantena. Il medico di base in auto isolamento precauzionale
Super lavoro del dipartimento di prevenzione dell’Asrem che durante tutta la giornata di ieri ha ricostruito legami familiari e contatti stretti dell’81enne positivo al covid-19. Una famiglia, la sua, molto numerosa. E come in altri casi le voci si sono rincorse in paese e sui social. Uno dei figli dell’anziano lavora al Nord, al suo ritorno – queste le indiscrezioni piene d’ansia circolate e fatte circolare – lui e altri familiari sarebbero usciti, facendo vita sociale. Immaginabile, la catena di sentimenti e sfoghi. Ad ogni modo, al figlio che lavora al Nord il tampone non sarebbe stato ancora effettuato. Non ha sintomi. Lo ha spiegato il sindaco di Riccia Pietro Testa ieri al Tg di Teleregione, dichiarando di aver chiesto all’azienda sanitaria di procedere allo screening ma che dal dg Florenzano avrebbe ricevuto un no perché non è previsto il test sugli asintomatici. In serata, dopo altri colloqui, sempre Testa ha fatto sapere a Primo Piano che dal manager avrebbe avuto l’impegno ad effettuare il tampone. Importante per ripercorrere la catena del contagio, visto che è risultato positivo anche il medico del 118 che aveva visitato l’anziano il 4 marzo e il padre del medico.
In auto isolamento, invece, il medico di medicina generale che pure aveva visitato l’81enne, in maniera protetta. Anche lui non ha sintomi ma per prudenza ha scelto di stare isolato al proprio domicilio.

Gli altri tamponi
Altri tamponi sono stati eseguiti ieri: 3 negativi, fra cui uno su un paziente di Medicina del Cardarelli. In serata, invece, sarebbe giunto all’ospedale un caso sospetto da Larino. In totale, si legge nel bollettino della Protezione civile nazionale, Asrem ha eseguito 301 test dall’inizio dell’emergenza.
r.i.

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