La tregua, purtroppo, per ora è finita. Altri tre contagi sono stati diagnosticati nella giornata di ieri, così riporta il bollettino dell’Asrem rilasciato alle 18.
Si tratta, fa sapere il direttore generale Oreste Florenzano, di cluster già noti. Probabilmente, più precisamente e dettagliatamente di persone monitorate perché, magari, contatti di positivi o rientrati da zone più a rischio. Perché per esempio per il nuovo caso di Termoli non si tratta di un contagio riconducibile a quello dell’infermiera del San Timoteo né a quello dei due giovani rom (è la stessa azienda sanitaria ad escluderlo): difficile pensare, anche se il Covid è per molti aspetti ancora sconosciuto, che dopo due mesi dai primi focolai si ammalino persone legate a quei cluster.
Salgono, comunque, a 304 i casi di coronavirus riscontrati in Molise dall’inizio dell’emergenza pandemica. Più di 7.600 (7.604) i tamponi eseguiti e processati, risale l’indice degli attualmente positivi, è 179.
Stabile, invece, il numero dei ricoverati in ospedale: 9 in malattie infettive al Cardarelli. I nuovi malati sono tutti e tre isolati al domicilio: rispettivamente a Campolieto, Termoli e Isernia.
Fermo anche il numero dei morti, 22. Sono in totale 195 gli asintomatici (o paucisintomatici) assistiti a casa e 78 i guariti.
Infine, sono 161 le visite domiciliari effettuate dalle Unità speciali di continuità assistenziale incardinate nei tre distretti dell’Asrem.

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