Bus turistici desolatamente vuoti, che dalla zona industriale di Campobasso viaggiano verso l’area dello stadio Selvapiana affidando il grido di dolore di una categoria, quella degli imprenditori dei bus a noleggio, allo strombazzare dei clacson. Meta insolita anche per i titolari delle agenzie di viaggio: il settore, nelle sue varie sfaccettature, si ritrova davanti Palazzo D’Aimmo in via IV Novembre a Campobasso, sede del consiglio regionale tra l’altro ieri in riunione. Il nutrito gruppo che si sistema nello spazio antistante il palazzo non ha mappe da consultare o guide turistiche da leggere. Nei trolley colorati non ci sono abiti, né sandali né scarpe da trekking. Questa volta le agenzie di viaggio non realizzano desideri e i bus turistici non hanno destinazioni indimenticabili. Il settore è di quelli maggiormente piegati dall’emergenza Covid: sarà uno degli ultimi a ripartire, quello che più di tutti soffrirà. In Molise sono 45 le agenzie di viaggio riconosciute alle quali si aggiungono 140 aziende di noleggio bus. Nessuna lavora da metà febbraio. «Dal 18 maggio abbiamo deciso unanimemente di aprire la mattina, per non darci del morto da soli – le parole con le quali Angela Vitiello racconta ai microfoni di Teleregione l’emergenza che vivono le agenzie, di cui anche lei è titolare – ma in realtà non stiamo lavorando, stiamo giocando all’agenzia di viaggio. Non ci sono i presupposti, siamo in ginocchio: tutti gli aiuti di cui si parla sono aiuti nel vuoto. C’è qualche contributo a fondo perduto ma solo per i più veloci». Angela si sofferma sul click day, sulle difficoltà che le aziende potrebbero incontrare e rilancia. «Le tasse le paghiamo tutti, anzi dovremmo pagarle perché non sono state azzerate come sarebbe stato giusto fare visto che non abbiamo fatturato da metà febbraio». Nei trolley colorati ci sono speranze. «Abbiamo superato tanti problemi e ci siamo sempre rialzati ma stavolta è dura» racconta Serafina Ciummo, anche lei storica titolare di una agenzia di viaggi che riavvolge il nastro degli eventi che hanno cadenzato la sua attività tra guerre nel mondo e altre epidemie. Ci sono anche gli imprenditori del noleggio bus, Sandro Moffa è uno di loro: da subito ha portato all’attenzione della politica le esigenze del settore inviando agli assessori, ai consiglieri regionali una lettera appello. «Chiediamo aiuti a fondo perduto o mutui a lunga scadenza e a tasso zero per le nostre aziende che sono a fatturato zero dal 23 febbraio – spiega – un aiuto concreto che ci dia la possibilità di andare avanti». Circa 140 ditte di noleggio, un parco bus di 350 pullman e un fatturato di 20 milioni l’anno per la regione. Nessuno vuole cedere alla paura ma c’è bisogno di strumenti in grado di supportare le necessità in questa fase pericolosa, che rischia di trascinare nel baratro imprese e lavoratori. Quei trolley colorati vogliono tornare a regalare sogni e a macinare chilometri. Il presidente Toma incontra una delegazione nella sede della Giunta. Due settori – noleggio e agenzie di viaggio – che hanno esposto le criticità che affrontano da mesi. Il primo settore, ha rimarcato il presidente, completamente dimenticato dagli interventi di aiuto del Governo centrale. Gli operatori hanno richiesto misure specifiche per continuare nei settori del trasporto turistico, scolastico e di persone, a partire dall’erogazione di un prestito a medio-lungo termine da parte di Finmolise. Le agenzie di viaggio molisane hanno sollecitato il presidente a farsi portavoce con il premier Conte, assieme agli altri governatori, della necessità che la cig straordinaria sia prolungata per almeno altri 3 mesi. A Toma anche la richiesta di poter valutare la possibilità di un bando ad hoc per il settore turistico. Un primo incontro, interlocutorio, ma già costruttivo: il presidente ha assicurato tutto il suo impegno. Studierà le questioni sollevate ieri per incontrare di nuovo la delegazione fra un paio di settimane.

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