L’assemblea dei lavoratori Solagrital a cui ha partecipato anche il commissario ministeriale Tacchilei, ha fatto registrare un’atmosfera carica di tensione. Del resto era prevedibile in quanto la giornata di ieri doveva rappresentare non solo il termine ultimo entro il quale le maestranze avrebbero dovuto riscuotere le spettanze arretrate, tornate ad essere cinque mensilità con la fine del mese corrente, che per il momento non sono ancora arrivate, ma anche il giorno di fare un po’ di chiarezza sul percorso che va delineandosi per la salvezza dello stabilimento di Monteverde. La decisione del commissario Tacchilei di partecipare all’assemblea è stato accolta positivamente dai dipendenti Solagrital in quanto più di qualcuno sperava di ascoltarlo per conoscere come intende muoversi. Questi non si è sbilanciato più di tanto, anche perché è prematuro non avendo ancora un quadro generale della situazione, in sostanza ha dichiarato che per poter pagare le spettanze arretrate occorre licenziare i dipendenti Solagrital con passaggio successivo in Gam. Una situazione di totale incertezza per numero, criteri e modalità per effettuare tale operazioni, senza considerare che nel frattempo bisognerebbe vendere i magazzini a Gam. Ieri sera, intorno alle 19, al termine del Consiglio comunale numerosi operai Solagrital, con striscioni e cartelli, hanno occupato pacificamente Palazzo Colagrosso esternando la loro rabbia.

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