È partita la chiamata veloce dei docenti, nuova procedura prevista dal decreto sulla scuola approvato a dicembre che consente a chi è in graduatoria, ma non ha ottenuto il ruolo con la normale tornata di assunzioni, di poter presentare domanda in un’altra regione dove ci sono posti disponibili per ottenere prima la cattedra a tempo indeterminato.
In Molise, l’avviso della dirigente dell’Usr Anna Paola Sabatini rende noto che ce ne sono a disposizione 48 (in varie discipline). Le domande, ha fatto sapere ieri il ministero dell’Istruzione in una nota possono essere presentate fino alle 23.59 del 2 settembre.
In queste ore è scattato l’allarme per i lavoratori fragili, coloro che hanno patologie gravi o croniche e quindi estremamente a rischio in caso di contagio. Se mandassero tutti il certificato medico mancherebbero, secondo alcune stime, 400mila prof. Intanto, però, si procede con le assunzioni aggiuntive Covid: delle 70mila previste a livello nazionale, al Molise ne toccano circa 3mila.
Mentre alcuni governatori premono per rinviare la data della prima campanella a dopo le elezioni, la Garante dei diritti della persona Leontina Lanciano auspica «che il percorso intrapreso verso il ritorno tra i banchi prosegua senza ripensamenti da parte del governo. Naturalmente garantendo, allo stesso tempo, la dovuta attenzione alla tutela della salute». In Molise, sottolinea, «la situazione appare incoraggiante, grazie all’impegno profuso dall’Ufficio scolastico che si sta adoperando efficacemente con le diverse direzioni didattiche per ridefinire gli spazi e stabilire le modalità operative appropriate per consentire ai bambini il rientro in sicurezza».
Lo confermano anche dall’Ufficio scolastico e dalla Protezione civile regionale. I due responsabili, Sabatini e Manuel Brasiello, hanno fatto il punto in una riunione con il capo nazionale Angelo Borrelli. Dal punto di vista degli spazi, ci sono ancora degli interventi in corso ma dovrebbero concludere entro la prossima settimana. Ma il distanziamento, dopo i lavori finanziati col Pon, in linea di massima dovrebbe essere garantito negli istituti molisani. Gli sforzi e le azioni messi in campo dai dirigenti sono monitorati dagli uffici di Usr e Protezione civile.
Il 1 settembre i prof tornano a scuola per i recuperi. E il 4 è prevista la formazione del personale scolastico, sulle direttive anti contagio e sulle misure da rispettare. Organizzata dall’Usr e dal Gemelli Molise, all’evento – secondo indiscrezioni – è atteso l’intervento di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute per l’emergenza Covid.
Situazione meno preoccupante che altrove, in Molise, anche per quanto riguarda il trasporto. O meglio, è diventata più rassicurante alla luce delle ultime novità emerse nelle riunioni tecniche che si sono svolte fra venerdì e sabato. L’orientamento prevalente sarebbe quello di consentire l’80-58% della capienza dei bus e autorizzare il ricorso al noleggio per soddisfare l’intero fabbisogno. Un passo avanti enorme, se si pensa che con la capienza al 50% solo in Molise ci sarebbero voluti almeno altri 70 pullman. A parte il fatto che le Regioni non hanno risorse proprie per far fronte a questa spesa, evidenzia Brasiello che è capo del IV dipartimento di Palazzo Vitale e ha quindi competenza anche sul trasporto pubblico, sarebbe impossibile reperire in così poco tempo sul mercato tutti i mezzi necessari.
Lunedì ci sarà la riunione tecnica decisiva e a seguire quella politica fra governo e Regioni. Per avviare la ‘macchina’ c’è bisogno di una copertura nazionale, normativa e nazionale.
ritai

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