Un solo caso positivo, 225 tamponi processati. Ma c’è molta attesa e c’è molta apprensione soprattutto. La persona risultata contagiata dal Sars-Cov2, sottoposta a tampone dopo l’esito positivo del test molecolare rapido effettuato perché ha chiari sintomi riconducibili al Covid, è titolare di un’attività commerciale molto frequentata a Venafro.
Ieri, voci e smentite (voci anche palesemente non veritiere ma alimentate dalla tensione del momento) si sono susseguite in città. L’uomo, dopo il test rapido, è stato trasferito al Cardarelli di Campobasso dove è ricoverato in malattie infettive (il tampone ha infatti confermato la diagnosi). Per la giornata di oggi sono attesi i risultati dei test effettuati sui contatti diretti dell’insegnante della Don Giulio Testa, sempre di Venafro, risultata positiva domenica. Mentre per il titolare dell’attività commerciale, il dipartimento di Prevenzione dell’Asrem sta ancora lavorando per ricostruire l’intera catena epidemiologica e quindi individuare tutte le persone da sottoporre all’esame diagnostico.
In malattie infettive i ricoveri sono aumentati di due unità: si è aggravata una donna già positiva di Montenero di Bisaccia e anche lei è stata trasportata ieri all’ospedale di Campobasso. Cinque, dunque, i ricoveri in infettivi e uno in terapia intensiva.
I tamponi effettuati e processati in totale sono 36.565. Gli attualmente positivi, 98 (92 i pazienti positivi isolati). Le persone guarite sono complessivamente 449. I soggetti sottoposti a isolamento sono 144.
Lo screening all’Unimol
ocenti, ricercatori e dipendenti tecnico-amministrativi: dalla collaborazione fra Unimol e Asrem lo screening sierologico sul personale dell’ateneo molisano.
«Unimol, grazie alla piena disponibilità del direttore generale dell’Asrem – spiega il rettore Luca Brunese – ha inteso prevedere per tutto il personale dell’ateneo, la possibilità di uno screening da effettuarsi tramite test sierologico per rilevare la presenza di anticorpi contro il coronavirus. La scelta di aderire alla campagna di screening – sottolinea il prof – sarà su base volontaria, l’esame sierologico sarà gratuito ed effettuato, su appuntamento, presso le strutture di ateneo. Assicurare e aggiungere ogni forma di prevenzione costituisce per l’ateneo un elemento centrale di questa fase di ripresa delle attività didattiche e l’accordo con l’azienda sanitaria regionale del Molise, condiviso anche con il presidente Donato Toma, ne rappresenta un’ulteriore e significativa attestazione».
«L’Asrem ha accolto sin da subito le richieste del rettore Unimol in merito alla possibilità di consentire ai dipendenti l’esecuzione dei test sierologici. Continua tra le istituzioni – evidenzia il dg Oreste Florenzano – quella stretta collaborazione e condivisione delle strategie che, unita all’alto senso civico dimostrato dai molisani, consente di costruire un ulteriore tassello nella lotta alla diffusione del contagio. Sento il dovere di ringraziare il rettore per la grande sensibilità che sta dimostrando Unimol in questo difficile periodo».

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