L’emergenza sanitaria ferma o riduce la circolazione di persone, capitali, beni e servizi: soffrono quindi anche le esportazioni.
Per far fronte a questa situazione è nato il Patto per l’export. Ieri pomeriggio, in videoconferenza, la tappa abruzzese e molisana, alla quale ha partecipato il governatore Donato Toma. Per rispondere con efficacia alla crisi in atto, ha evidenziato come la Regione Molise intenda adottare i modelli innovativi proposti dal Patto per l’export, rimodulando, la strategia regionale d’internazionalizzazione e favorendo, prioritariamente, l’accelerazione della digitalizzazione del sistema imprenditoriale locale.
Il Molise, inoltre, si sta concentrando molto su un sistema di sinergie e di promozione integrata attraverso i settori, cosiddetti “adiacenti”, dell’agroalimentare e del turismo: lo attestano i diversi bandi del Por Fesr-Fse e del Psr della programmazione in scadenza, l’elevata partecipazione delle imprese, l’attenzione rivolta, con la nuova programmazione, ai temi del digitale e dell’innovazione tecnologica, come pure le indicazioni del Piano del turismo riferibili all’attrazione degli investimenti, con incentivi specifici e “burocrazia zero”, e al turismo internazionale.
In sintesi, dunque, uno sforzo orientato dalle linee guida regionali e dagli obiettivi dal Patto per l’export, coordinato con gli strumenti finanziari, di livello europeo e nazionale, e con le risorse regionali dedicate. Un’azione a vantaggio del tessuto economico e produttivo nazionale e locale che possa rilanciare il made in Italy e le eccellenze dei vari territori del Paese.

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