La seconda ondata concede una tregua al Molise. Solo un nuovo caso positivo su 420 tamponi processati. Si tratta di una persona di San Martino in Pensilis rientrata da fuori regione.
Un anziano della casa alloggio di Portocannone, invece, è stato ricoverato al Cardarelli. Le sue condizioni leggermente aggravate ne hanno consigliato il ricovero, ma per ora non sono preoccupanti.
I casi attualmente positivi sono 143, quelli registrati in totale in regione dall’inizio dell’emergenza 684. I tamponi complessivamente eseguiti e processati sono 44.539 (1.513 di controllo).
Quattro i ricoveri al Cardarelli, tutti in malattie infettive. La terapia intensiva è libera. Sono 139, inoltre, i pazienti assistiti al domicilio e 516 i guariti. I soggetti in isolamento, 246.
Intanto, il governo nazionale si appresta a prorogare con decreto lo stato d’emergenza fino a gennaio. Le nuove norme di contenimento, però, slitterebbero di una settimana: così intanto si valuterà la curva del contagio e gli interventi più restrittivi, se necessari, saranno concordati con le Regioni.
Già nel decreto di oggi, che sarà varato perché a mezzanotte scade il dpcm in vigore, verrebbe inserito l’obbligo di indossare la mascherina in luoghi aperti al pubblico, pena sanzioni per chi non lo fa e per chi viola il divieto di assembramento (vale per i cittadini e i gestori dei locali che non fanno rispettare le norme). Quanto alla mascherina, ci sono eccezioni di buon senso all’obbligo: si può non indossarla in auto da soli o con i congiunti, in moto o in bicicletta e se si sta in un luogo isolato o se si fa attività motoria, purché si mantenga il distanziamento di almeno due metri.
Inoltre, chi arriva in Italia da Gran Bretagna, Olanda, Belgio e Repubblica Ceca dovrà sottoporsi al tampone obbligatorio. Attualmente l’obbligo del test molecolare o antigenico è previsto per i rientri o gli ingressi da Croazia, Grecia, Malta, Spagna, oltre che da Parigi e altre sette regioni della Francia.
