Asrem attiva il piano di risposta sanitaria alle maxiemergenze e dichiara la fase di preallarme negli ospedali molisani. La nota dei direttori sanitario Virginia Scafarto e generale Oreste Florenzano agli ospedali e alla centrale di 118 in particolare ricorda i provvedimenti di marzo per la gestione del Covid e poi nello specifico attiva le unità di crisi dei presidi come previsto dal provvedimento varato il 22 agosto 2018.
L’azienda di via Petrella, dunque, mette nero su bianco che c’è il «rischio prevedibile» di un’ulteriore evoluzione dello scenario in termini di contagi e che questo impone di azionare misure straordinarie di contenimento dell’impatto sul sistema ospedaliero.
La giornata di ieri, sintetizzata nel bollettino diramato nel tardo pomeriggio, è lo specchio della situazione che in Molise si fa sempre più pesante: 78 nuovi casi di Covid, 11 ricoveri in più in malattie infettive (siamo ormai a 55 al Cardarelli, anche la quota di posti realizzata dopo aver spostato pediatria è in via di saturazione) e 4 decessi.
Il bollettino. Superati i 1.800 attualmente positivi, sono 1.848: 78 i nuovi contagi emersi dopo la pro cessazione di 667 tamponi. In area medica sono ricoverate 55 persone, in terapia intensiva 7. Al domicilio, invece, ci sono 1.786 pazienti isolati.
Il conto dei decessi continua inesorabile a salire in maniera significativa, ora sono 61: ieri sono morti al Cardarelli un 50enne di Cantalupo nel Sannio che era in terapia intensiva, un 80enne di Guglionesi, una 91enne di Portocannone e una 86enne di Campobasso (tutti e tre erano in malattie infettive).
I guariti complessivamente sono 818. In isolamento ci sono in Molise 1.487 persone (perché contatti di positivi.
I nuovi casi. I centri maggiormente interessati dall’incremento di casi di ieri sono Termoli (13), Campobasso (7), Larino (5), Campomarino (4), Cantalupo, Castelpetroso, Guglionesi, Portocannone, Rotello e Spinete (in tutti i casi 3 nuovi contagi).

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