Fanpage l’ha definita «il veggente degli appalti». Il 22 marzo 2020 è domenica. Prima ondata Covid che ha travolto in pieno il Nord, il Sud quindi si attrezza. Le ruspe della Bdc Group sono in azione, nonostante il lockdown e nonostante il giorno festivo, a Ponticelli: scavo per realizzazione reparto di terapia intensiva in moduli prefabbricati contro il Covid, dice il post Fb della ditta. Lo sbancamento interessa l’area antistante all’Ospedale del Mare, dove saranno installati i moduli della rianimazione voluti dal governatore De Luca e dall’Asl competente, la Napoli 1.
Bdc Group scava a Ponticelli come sub appaltatrice della Sud Asfalti, a sua volta sub appaltatrice di Siram: la veggente degli appalti, a cui l’Asl Napoli 1 assegna i lavori per preparare l’area di sedime… il 27 marzo.
Come mai Siram manda Bdc, attraverso Sud Asfalti, a fare quei lavori cinque giorni prima?
È una delle domande che Fanpage pone, da mesi. Anche perché all’Ospedale del Mare si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria la Guerrato Spa, che ha vinto l’appalto (comprensivo di opere extra canone) nel 2016. Siram, scrive l’Asl, è stata scelta perché sub appaltatrice di Med, cui sono affidati i tre lotti per realizzare i moduli esterni. «Ho visto il contratto della Guerrato ed ho visto l’assegnazione dei lavori a Siram, quando ho visto che si trattava di Siram non mi sono stupito, con questo non voglio dire nulla, ma diciamo che è stata scelta a colpo sicuro, direi ad intuito persona», ha dichiarato a Fanpage l’ex deputato del Pd Stefano Esposito.
Sui prefabbricati di terapia intensiva di Napoli, Caserta e Salerno, sugli appalti che in generale hanno riguardato anche i ventilatori indaga la procura di Napoli. L’inchiesta coinvolge cinque persone: Ciro Verdoliva, dg della Napoli 1, Luca Cascone, consigliere regionale Pd e fedelissimo di De Luca che si presentava via mail alle ditte per le forniture come componente dell’unità di crisi ma non lo è (a Fanpage ha dichiarato di averlo fatto come «opera di volontariato»), Roberta Santaniello, dirigente dell’ufficio di gabinetto di De Luca, Corrado Cuccurullo, presidente di Soresa, e Antonio Limone, direttore dello Zooprofilattico di Portici.
Siram l’11 gennaio 2021 subentrerà ad almeno quattro ditte molisane che si occupavano della manutenzione di ospedali e poliambulatori. Lo ha deciso l’Asrem, con una delibera del 26 novembre scorso firmata dal dg Oreste Florenzano e dai direttori sanitario Virginia Scafarto e amministrativo Antonio Lastoria. Stop alle proroghe di contratti anche del 2002, ha spiegato il vertice dell’azienda. La scelta è stata quella di aderire alla convenzione Mies 2 di Consip, in piedi appunto con la multinazionale italo francese. E stop, di conseguenza e di fatto, alla gara che la stessa Asrem aveva approvato tre anni fa e inviato alla centrale regionale di committenza, dove si è bloccata dopo l’arrivo delle offerte nella primavera del 2018. Notizie su questa gara da 66 milioni per sette anni (mentre a Siram andranno 46,2 milioni per cinque anni), ha chiesto, fra le altre cose, la capogruppo dem in Regione Micaela Fanelli in un’interrogazione.
Se il nome Siram circola in Molise da una decina di giorni (più famoso quello del gruppo, cioè Veolia che era proprietaria della Energonut a Pozzilli e che ha ceduto nel 2012 l’intero capitale sociale a Hera), lunedì è finito in una ribalta nazionale ‘ostinata’: Report di Sigfrido Ranucci ha infatti raccontato, fra le altre, la storia degli appalti Covid in Campania. Dove Siram, con l’unità di business centro sud ora affidata a Massimo Rovati, conta assai. È molto attiva in sanità e forse questo spiega pure il commento dell’ex deputato Esposito. L’ex responsabile centro sud di Siram Crescenzio De Stasio, responsabile dei lavoria all’Ospedale del Mare, risulta sospeso perché coinvolto (a maggio è finito ai domiciliari) in un’inchiesta della procura di Siracusa su presunte tangenti a manager di Asl siciliane per vincere gli appalti. Chiusa l’inchiesta un mese fa, De Stasio non ha scelto riti alternativi, andrà a processo con rito ordinario.
Il core business di Siram è l’energia. Più in generale offre facility management: è in grado cioè di fornire alle aziende sanitarie tutto ciò che non è sanità (manutenzione, energia, servizi). Per esempio, ha in appalto la manutenzione ordinaria e straordinaria del Cardarelli di Napoli e dell’azienda ospedaliera dei Colli (che comprende il Cotugno). Oppure, come si legge sul suo sito, ha realizzato e gestisce la centrale di trigenerazione a metano dell’ospedale Moscati di Avellino. Siram si è aggiudicato il project financing,
E sempre per l’azienda ospedaliera di cui è stato dg fino a un anno fa l’ex direttore Asrem Angelo Percopo – e dove a capo dell’ufficio manutentivo c’è l’ingegnere Casarella che da dicembre 2019 ha lo stesso ruolo anche in Asrem – cura pure il global service occupandosi in maniera completa della manutenzione edile e impiantistica dell’ospedale. Lo spiega proprio Casarella in una intervista del 2018 pubblicata da Siram Veolia sul suo canale Youtube.
Un modello campano che l’Asrem, nel 2020, ha scelto per gli ospedali molisani. Molte coincidenze, molte strade che si incrociano. E riportano Veolia in Molise.
rita iacobucci

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.