Sul sagrato “in quel territorio che profuma di incenso e di polvere che è un po’ piazza e un po’ chiesa” i parroci metteranno a disposizione un banchetto e dei fogli per la raccolta firme a favore di “Libera la domenica”. Iniziativa a carattere nazionale che servirà per abrogare con una proposta di legge di iniziativa popolare il decreto ‘‘‘‘‘‘‘‘Salva Italia’ che ha liberalizzato il regime degli orari degli esercizi commerciai. “con l’obiettivo di rilanciare l’economia, il settore commerciale – ha detto ieri mattina in conferenza stampa il vescovo Bregantini – ma invece le cose sono andate molto diversamente e non c’è stato nulla da fare per invertire la rotta”. I dati parlano chiaro: a fronte di migliaia di negozi che aprono i battenti l’anno scorso ce ne sono stati 150mila che hanno definitivamente abbassato le serrande. “Il decreto non ha prodotto gli effetti sperati e come se non bastasse gli effetti che potrebbe produrre sull’economia nei prossimi cinque anni sono catastrofici”.Nessun allarmismo, nessuna previsione apocalittica basata su supposizioni, il vescovo, le sue parole, le ha basate sui dati e i dati purtroppo non sono affatto positivi perché a conti fatti altri e non tra un secolo, 80mila attività chiuderanno i battenti.

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