«Sono ormai poche le regioni a rischio basso, l’incidenza a livello nazionale è in lieve aumento e l’Rt medio sfiora 1. Tutto ciò ci mostra come lo scenario apparentemente stabile è in realtà in scivolamento verso un peggioramento. Ciò richiede grande attenzione, soprattutto per la circolazione di varianti». Così il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro alla sull’analisi del monitoraggio regionale della Cabina di regia. Quindi, «grande prudenza e interventi ristrettivi per contenere la diffusione delle varianti», ha aggiunto.
«Dobbiamo agire molto tempestivamente e in modo aggressivo quelle non ancora molto diffuse, ovvero la brasiliana e la sudafricana. Quindi all’interno delle regioni vanno fatte delle zone rosse. La Uk è più diffusa e diventerà dominate, ma dobbiamo fare di tutto per limitare le altre», ha detto poi il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.
Si confermano, più in generale, per la terza settimana segnali di tendenza ad un «graduale incremento nell’evoluzione epidemiologica» e si osserva un «peggioramento nel livello generale del rischio». Un «nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l’incidenza di base è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per Covid-19», si legge nel monitoraggio. Che ribadisce, anche alla luce della conferma della circolazione «di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità, di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità».

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