La 21esima edizione si è svolta a Bologna, la 22esima fa tappa a Montorio nei Frentani. Che passerà il testimone, l’anno prossimo, a San Giovanni Rotondo e nel 2019 a Matera.
Un risultato eccezionale per il paese che ospita da anni la kermesse ‘Noi artisti di questa terra’, dunque. Il campionato mondiale di organetto e fisarmonica diatonica si svolgerà dal 25 al 27 agosto a Montorio appunto. Tre giorni a partire da domani.
Saranno oltre 200 i partecipanti al concorso che provengono da tutto il mondo. E nei bed & breakfast e nelle altre e diverse strutture ricettive della zona è già tutto esaurito, sono migliaia le presenze attese.
L’evento è stato presentato ieri mattina al secondo piano di Palazzo Moffa.
Al tavolo del presidente Vincenzo Cotugno il responsabile dell’associazione ‘Borghi d’eccellenza’ Maurizio Varriano, appena rientrato da Amatrice dove adesso risuona la campana di Agnone donata alla popolazione colpita dal sisma di un anno fa.
Racconta che nel paese simbolo, con Accumoli, del terremoto del 24 agosto 2016, c’è stata molta commozione alla consegna della campana realizzata dalla Fonderia Marinelli e annuncia che all’ultima serata del campionato a Montorio potrebbe esserci anche il sindaco Sergio Pirozzi.
Il primo cittadino di Montorio Pellegrino Nino Ponte illustra il lavoro e i risultati raggiunti dalla Pro loco, la scommessa sulla tipicità anche nell’arte e nella musica che nel piccolo centro fa la differenza.
Direttore artistico è Marco Molino, figlio dell’ideatore di ‘Noi artisti di questa terra’. Spesso nella veste di competitor a campionati come quello che oggi organizza, spiega come le premesse e le adesioni siano già un successo. Nel 2016 Francesco Scarselli di Campochiaro, piccolo e già grande, si è laureato campione del mondo di organetto. Pure lui al tavolo istituzionale e a pieno titolo.
Dal 25 al 27 agosto il mondo arriva in Molise per una sfida non solo musicale, un palcoscenico che mette a confronto le culture di Paesi anche lontani. Da domani riflettori accesi sulla piccola regione, quella che ‘non c’è’. «Una grande occasione, una vetrina formidabile, per la nostra regione e per le sue eccellenze», sintetizza il presidente Cotugno. E le eccellenze che fanno conoscere il Molise oltre i confini regionali, per Cotugno, rappresentano una «buona ragione per promuovere e valorizzare l’orgoglio della nostra molisanità».

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