La piscina comunale di Isernia continua ad essere al centro del dibattito in città.

Dopo la conferenza stampa dell’assessore allo sport, prende posizione Vittorio Monaco che aveva denunciato la situazione poco felice della struttura e del nuoto agonistico in città già un anno fa.

“Per l’ennesima volta – aggiunge ora – ci ritroviamo a fare i conti con l’incompetenza e l’ottusità della politica che si affanna a mettere una ‘pezza’ quando il danno ormai è fatto. Non sono bastati gli ex sindaci Melogli e Brasiello, oltre al ‘mite’ Saladino, a fare danni alla piscina comunale: ora tocca alla giunta D’Apollonio, che propone un ‘project financing’ per aggirare la mancanza di quattrini nelle casse comunali”.

“Basta con il project financing – intima Monaco – perché se non è basato sulla totale trasparenza e sul controllo preciso e puntuale di ogni aspetto del procedimento, rischiamo di ritrovarci come nella precedente gestione, alla fine della quale ancora non si sa chi deve avere e chi deve dare (e quanto), dopo anni di mancate verifiche da parte dell’amministrazione comunale. Mi sono sgolato per far comprendere che la soluzione per Isernia (e dell’intero Molise) sarebbe la realizzazione di un impianto olimpionico da 50 metri, attraverso l’utilizzo di fondi europei ma mentre a Isernia si discute del nulla, altrove presentano progetti esecutivi che rischiano di spostare enormi interessi economici su altri centri, tarpando le ali a un fenomenale volano di sviluppo turistico che tale scelta potrebbe rappresentare. Ad esempio, un’opportunità potrebbe essere quella dei bandi di Horizon 2020, il programma europeo che si basa su tre pilastri principali d’intervento e uno di essi è precisamente il ‘benessere e la salute dei cittadini’. Quale migliore opportunità, se non questa, per elaborare un progetto innovativo, anche in collaborazione con l’Università del Molise, per la realizzazione di un centro natatorio di livello nazionale?”.

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